Nuove modifiche previste per il Reddito di Cittadinanza 2023, ecco a cosa dovranno rinunciare i cittadini
In arrivo altre novità in merito al Reddito di cittadinanza pensato dal Governo Meloni, a definire la nuova versione del sussidio sono gli emendamenti al testo provenienti dalle commissioni parlamentari.
Dal testo sparisce la parola ‘congrua’ in merito all’offerta di lavoro che il beneficiario deve accettare per non perdere il contributo anti-povertà. Riguardo alla distanza l’attuale regime è di 80 km e 100 minuti con pubblici mezzi di trasporto. Con la modifica però la proposta potrà arrivare da qualunque zona del territorio nazionale. Non verrà più preso in considerazione il domicilio del beneficiario. Questo potrebbe quindi essere costretto a trasferirsi e se non accetterà il sussidio sarà annullato.
Un’altra modifica riguarda il titolo di studio. La platea di beneficiari verrà ristretta in funzione al possesso di un diploma. Dall’1 gennaio 2023 a possessori del sussidio riceveranno l’assegno solo per sette mesi e non più 8 come era stato previsto. Questa modifica permetterà di risparmiare ben 200 milioni di euro. Somma di denaro che sarà investita per il finanziamento di altre misure.
Altre modifiche apportate al Reddito di cittadinanza 2023
Le modifiche apportate alla misura non sono affatto piaciute a Giuseppe Conte. Il leader del Movimento Cinque Stelle, tra le varie cose, ha detto: “Dire che i più indigenti devono accettare qualsiasi proposta significa distruggere l’ascensore sociale.” A parer suo tutto ciò non riguarda solo il reddito di cittadinanza ma riguarda tutti. Pensa che siamo alla pura follia.
All’Assemblea di Coldiretti Conte ha continuato dicendo che hanno fatto saltare il concetto di congruità nonostante sia fondamentale per tutelare la dignità del lavoro e degli studi. Il ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone ha risposto dicendo che stanno cercando di trovare una soluzione per far sì che chi è in grado di lavorare lo possa fare nel tempo. Ha poi fatto sapere che per i soggetti in difficoltà e che non sono occupabili cercheranno di individuare un nuovo strumento di assistenza e lotta alla povertà.