L’ex senatore Luigi Cesaro è finito ai domiciliari per un presunto patto mafioso-politico, tutto quello che c’è da sapere sull’arresto
Tra i fedelissimi di Silvio Berlusconi in Campania Luigi Cesaro in passato ha ricoperto diversi ruoli in politica. È stato coordinatore provinciale di Forza Italia, presidente della Provincia di Napoli e senatore di Forza Italia. A Sant’Antimo ha invece ricoperto i panni di sindaco.
Nei confronti dell’ex senatore l’autorità giudiziaria ha emesso gli arresti domiciliari, nell’ambito dell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia e del Raggruppamento Operativo Speciale (Ros) di Napoli. Un inchiesta su un presunto patto mafioso-politico a Sant’Antimo.
Luigi Cesaro è stato arrestato per camorra, una misura cautelare che gli è stata notificata solo dopo la decadenza da parlamentare. Il 70enne già da giugno 2020 era controllato dalla magistratura, insieme a lui anche il fratello Antimo Cesaro. Quest’ultimo finì in carcere, per Raffaele e Aniello Cesaro invece furono disposti gli arresti domiciliari.
Arrestato per camorra Luigi Cesaro, il Parlamento nel 2021 aveva negato l’autorizzazione
Stando a quanto reso noto dagli inquirenti Luigi Cesaro aveva intrapreso una relazione di affari con il noto clan Puca. Il Parlamento, però, non aveva dato l’autorizzazione a procedere ed è per questo che ‘Giggino’, il suo soprannome nell’ambiente napoletano politico, non fu arrestato.
Era dicembre del 2021, Cesaro svolgeva ancora il ruolo di senatore, l’autorizzazione per gli arresti domiciliari fu negata dalla Giunta per le immunità con 7 voti astenuti e 12 a sfavore. Nell’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari si parla di concorso esterno e corruzione elettorale aggravata. La vicenda è avvenuta qualche anno fa durante le elezioni amministrative a Sant’Antimo.