Monete rare, questa può valere fino a 100mila euro: come riconoscerla

Una delle monete più rare in circolazione è una vecchia lira. Questa infatti è un pezzo unico e può valere fino a 100mila euro: di quale si tratta.

Tutti sappiamo come il collezionismo di monete può riservare grandi sorprese. Infatti la numismatica è uno dei settori del collezionismo tra i più remunerativi e la dimostrazione è proprio questa vecchia lira.

Come tutti sapranno tra i tipi di collezionismo più remunerativo troviamo la numismatica. Proprio parlando di questo settore ci occuperemo di una moneta ormai non più in circolazione. Si tratta di un pezzo da 5 lire. Una moneta quindi un po’ desueta ma neppure così tanto vecchia. In molti potranno trovare questa moneta visto che ha circolato a lungo proprio nel nostro paese. Bisogna prima di tutto iniziare dicendo che il valore di questa moneta che stiamo per presentare potrebbe superare i 100mila euro.

Nel mondo ci sono ci sono veri e propri professionisti esperti di numismatica, ma anche semplici amatori che si stanno avvicinando da poco a quest’hobby e, pertanto, sono un po’ meno esperti e lungimiranti. Questa passione infatti potrebbe fruttarvi diversi soldi. Infatti in giro ci sono monete speciali che servono anche per celebrare un evento o un particolare momento storico. Scopriamo nel dettaglio la moneta da cinque lire che potrebbe fruttarvi una vera e propria fortuna.

Monete Rare, queste 5 lire valgono 100mila euro: tutti i dettagli

La moneta fortunata fa parte delle vecchie lire. In particolare, si tratta di un pezzo da 5 lire. Inoltre non è raro che proprio alcuni di questi pezzi abbiano un valore cospicuo. Quando si parla di 5 lire, subito si pensa alla cosiddetta 5 lire Delfino. Si usò per svariati anni a partire dalla seconda metà del XX secolo. Lo stesso vale per la cosiddetta 5 lire Uva, il cui valore può arrivare fino a 40.000 euro. Nonostante ciò non stiamo parlando di nessuno di questi due pezzi.

La 5 lire dal valore di un monolocale o una macchina di lusso venne emessa nel 1901. Storicamente sappiamo che in quel periodo da poco era salito al trono Vittorio Emanuele III, che sarebbe poi rimasto Re d’Italia per un arco di tempo molto lungo. Questo pezzo, non a caso, venne chiamato Aquila Sabauda. I numeri di esemplari coniati furono esigui. Su un verso della moneta è raffigurata l’aquila. Al centro del petto c’è lo stemma di casa Savoia. Sull’altro lato troviamo invece il profilo di Vittorio Emanuele III. La moneta in buone condizioni ha un valore di 15mila euro. Ma se le condizioni sono perfette, questa moneta potrebbe raggiungere anche il valore di 100mila euro.