In queste ore il Ministero della Salute ha ritirato dal mercato dei noti filetti di alici. Per i consumatori c’è un rischio chimico: l’avviso.
Non si fermano i controlli del Ministero della Salute su tutti i prodotti alimentari messi sul mercato. Infatti nelle ultime ore è arrivato un avviso che annuncia il ritiro di un noto marchio di filetti di alici per rischio chimico: scopriamo cos’è successo.
Il Governo Italiano continua a monitorare i prodotti messi sul mercato per tutelare la salute dei propri consumatori. Infatti sono sempre tanti i rischi per quanto riguarda i prodotti alimentari contaminati. I controlli su questi prodotti sono in aumento sia in Italia che negli altri paesi europei. Come specificato dal Ministero della salute sono tantissimi soprattutto i rischi chimici legati alla contaminazione dei cibi destinati alla vendita al dettaglio.
Sul proprio sito il Ministero della Salute, gli operatori del settore (OSA) hanno l’obbligo di informare i propri clienti sulla non conformità riscontrata negli alimenti in vendita. Inoltre in caso di contaminazione o rischi sono obbligati a ritirare dalla vendita i lotti incriminati. Sempre l’Osa poi dovrà ritirare questi prodotti dal mercato, andiamo quindi a vedere qual è l’ultimo provvedimento preso dal Ministero della Salute italiano. Andiamo quindi a vedere l’ultimo prodotto ritirato dal mercato.
Ritirato dal mercato un lotto di filetti di alici: tutti i dettagli
In queste ore il Ministero della Salute ha ritirato un lotto di ‘FILETTI DI ALICI ALL’OLIO DI OLIVA 140G‘ per rischio chimico. Sul proprio sito ufficiale il Ministero ha comunicato tutti i dettagli riguardanti il prodotto tolto dal commercio. Infatti si tratta del lotto di produzione numero PA137. Mentre invece il marchio di identificazione dello stabilimento è AL 28 P.P. e il nome del produttore è POSEIDON shpk.
Come ribadito più volte sull’avviso il motivo del ritiro di questo lotto di filetti di alice della Sipa è il rischio chimico, a causa della presenza di istamina oltre i limiti della legge. I consumatori dovranno restituire il prodotto al punto vendita. Per ulteriori informazioni, contattare l’indirizzo mail ed il numero dell’azienda in questione. I rivenditori, invece, dovranno sospendere la vendita del lotto richiamato e tenerlo a disposizione dellla Sipa.