Da quando è iniziata la pandemia Covid-19, sono in molti a non essersi mai contagiati pur essendo stati in situazioni di pericolo: la spiegazione scientifica
Sono trascorsi più di due anni dall’inizio della Pandemia, tanti sono stati i miglioramenti ma ad oggi il Covid-19 non è stato ancora sconfitto del tutto. In molte città i contagi continuano ad aumentare, i ricoveri però non sembrano essere preoccupanti. Tra vaccinati e non i contagi crescono, c’è però chi dopo tutto questo tempo e lo stop delle restrizioni non ha mai contratto il virus. C’è un motivo?
Negli ultimi mesi la varianti del Covid-19 sono sempre più contagiose ed è davvero difficile poter controllare la diffusione del contagio. Ma allora come mai ci sono persone che non lo hanno mai preso? Stando alle ipotesi degli esperti le spiegazioni potrebbero essere diverse, tra queste anche l’interferenza virale.
A La Repubblica Aureliano Stingi ha fatto sapere che l’interferenza virale consiste “nell’inibizione alla crescita di un virus causata da un’infezione precedente.” Si tratta di un fenomeno poco noto, ma che spigherebbe perché una persona che ha contratto il raffreddore ed è guarito corre meno il rischio di contrarre anche l’influenza. Lo stesso discorso vale anche al contrario.
Alcune persone non hanno ancora contratto il Covid-19, c’entra l’interferenza virale?
Alcuni ricercatore hanno provato ad infettare con diversi virus delle cellule respiratorie umane nel 2021. Lo hanno fatto con lo scopo di osservare le dinamiche di infezione, questi hanno scoperto che un’infezione con un virus respiratorio può impedire la crescita del Covid-19.
Secondo lo studio questo succede perché si attiva la produzione di interferone con l’infezione virale. Essendo un generico antivirale questo ostacola la riproduzione dei virus. Oltre ad impedire la replicazione dei virus all’interno delle cellule infette, l’interferone a quanto pare rafforza anche le cellule responsabili delle difese immunitarie.
Dunque, chi ha contratto anche un semplice raffreddore ed è guarito per un po’ di tempo potrebbe essere protetto da una nuova infezione, come il Covid-19 poiché l’interferone non permette al virus di crescere. Stingi a La Repubblica ha fatto sapere che mettendo il Covid-19 e l’incidenza di raffreddore sullo stesso piano si potrà osservare un’anti-correlazione. Dunque, se sale il Covid il raffreddore scende, lo stesso vale anche al contrario.