In arrivo una maxi stangata per gli italiani: i prezzi pronti a volare a nuovi massimi in autunno, cosa succederà
Preoccupa sempre di più la nuova tempesta sui prezzi dell’energia che sta colpendo inevitabilmente l’Europa. Si parla, dunque, di gas che fa tremare i cittadini con una salita del 150% rispetto ai minimi di giugno scorso, parlando ora di un massimo di 250 euro al megawattora al Tft di Amsterdam. Così Berlino risponde con azioni decise.
Rinviata la chiusura degli ultimi tre impianti nucleari per evitare la riduzione dei consumi di energia elettrica e la conseguente riduzione del Pil e delle attività industriali. Naturalmente, l’Italia non è esulata dall’ondata di aumenti che sta mettendo in ginocchio l’Europa. A poco servirà, dunque, l’ultimo decreto Aiuti Bis dello scorso 4 agosto, mirato proprio ad attutire le difficoltà dovute agli aumenti in bolletta.
I calcoli, infatti, non erano stati fatti sulla base di prezzi attuali, di molto più elevati rispetto a quelli di luglio. Ci si è messa anche la critica situazione di calore e siccità che ha colpito il continente negli ultimi mesi. Assenze di piogge e temperature elevate hanno abbassato le quote dell’energia idroelettrica, calata in Europa del 39%.
Previsioni per l’autunno, il raddoppio che spaventa
Da Qual’energia è possibile avere una previsione sui dati, riportati dall’Autorià per l’energia, secondo cui si prospetta un autunno da brividi per gli italiani. I prezzi sarebbero destinati a raddoppiare qualora dovesse restare una media di 180 euro (come luglio). Occorre parlare, dunque, di un aumento ancora maggiore, considerando che ad agosto si parlava di cifre superiori ai 200 euro.
Bisogna tenere conto anche di un ulteriore aspetto, ossia le elezioni politiche di settembre. Le bollette, infatti, per elettricità e gas in Italia dovranno essere aggiornate pochi giorni dopo queste, alla fine del prossimo mese. La condizione avverrà in un momento in cui il paese si trova ancora senza governo e sicuramente l’ultimo provvedimento lasciato dal precedente non sarà sufficiente a tamponare gli aumenti previsti.
Situazione che resta problematica, d’altra parte, anche in altri paesi, considerando che il gas rimane il combustibile più utilizzato per l’energia. I prezzi, moltiplicati rispetto agli anni precedenti, mettono in ginocchio anche Francia e Germania.