Cinture di sicurezza posteriore obbligatorie per tutti, chi paga l’infrazione della regola stradale e quali sono le sanzioni
La sicurezza stradale è una tematica sempre più importante a causa del numero sempre preoccupante di incidenti. Indossare le cinture di sicurezza è una delle norme principali sulla guida e può rivelarsi decisivo nel salvare la vita di conducenti e passeggeri. Sicuramente è noto che usare le cinture anteriori sia un obbligo, ma probabilmente non tutti sanno che lo è anche indossare quelle posteriori.
Le cinture di sicurezza sono fondamentali nella protezione dei soggetti presenti in auto e della loro incolumità, naturalmente soltanto se ben allacciate. Ancora oggi, tuttavia, c’è molta confusione in merito e si rivela, perciò, essenziale fare un po’ di chiarezza. La legge italiana in ambito di sicurezza stradale è molto ferrea: l’articolo 172 del Codice della Strada prevede che le cinture siano obbligatorie.
Sia per il guidatore che per tutti i passeggeri si intende, senza alcuna esclusione tra chi è seduto davanti e chi è seduto dietro. Occorre specificare, inoltre, che l’obbligo non esenta alcun tipo di veicolo: tutti sono tenuti a rispettare l’obbligo di indossarle. É bene ricordare che la normativa vale anche per minicar e quadricicli leggeri con carrozzeria chiusa, mezzi di trasporto merce, taxi ed alcuni autobus scolastici più recenti.
Sanzioni e multe per chi non rispetta la legge
Ancora oggi moltissimi cittadini non rispettano l’uso della cintura di sicurezza. Non ci sono sconti, però, considerando che la normativa in merito alla sicurezza stradale esiste addirittura dal 2006. Con il decreto legislativo n.150, infatti, è stato reso obbligatorio l’uso di cinture per conducenti e passeggeri senza esclusione.
Chi non rispetterà questo obbligo incorrerà, oltre che nel pericolo di drammatiche conseguenze in caso di incidente, anche in sanzioni e multe. Chi viene fermato sprovvisto di cinture di sicurezza posteriori durante un tragitto di qualunque durata e distanza, potrà ricevere una multa che parte da 80 euro ed arriva a 323 euro. Inoltre subirà anche una decurtazione di 5 punti dalla patente.
Naturalmente, ancora più attenzione va fatta se già si è stati trovati senza cintura una prima volta. La ripetizione dell’infrazione per la seconda volta nell’arco di tempo di due anni, porterà a una sanzione aggiuntiva di sospensione della patente da 15 giorni fino a due mesi. Nel caso di infrazione di minore, invece, a risponderne sarà il conducente o l’adulto presente nel mezzo.