Fino a 225 euro in più l’accredito delle prossime pensioni per molti italiani, ma non per tutti: chi riceverà l’aumento.
Finalmente diversi milioni di italiani potranno avere un aumento di ben 225 euro sull’accredito delle prossime pensioni. Il provvedimento del Governo non comprende tutti i pensionati: scopriamo chi ne farà parte.
Sarà un mese importante per gran parte dei pensionati italiani, visto che sta per arrivare un bonus simile a quello che c’è stato per i dipendenti. La doppia operazione messa in campo con il decreto Aiuti bis costa allo Stato meno della metà rispetto al precedente provvedimento, ed è inoltre “spalmata” nel tempo. Infatti sei mesi sono dedicati ai dipendenti, mentre altri sei sono per i pensionati. Questo provvedimento ha poi un’altra caratteristica: favorisce i redditi favorire i redditi relativamente alti (comunque fino alla soglia di 2.692 euro lordi mensili, al di sopra della quale non c’è alcun guadagno) rispetto a quelli più bassi.
Tutto ciò perché l’incremento dei redditi sono proporzionali e non uguali per tutti come era nel caso dei 200 euro. Quindi per quelli che non superano il reddito mensile corrispondente a 35 mila euro l’anno. In questo caso scatta un ulteriore esonero contributivo pari all’1,2 per cento, che si aggiunge a quello dello 0,8% già in vigore da gennaio. La somma che il lavoratore non deve versare va quindi a incrementare la sua retribuzione lorda effettiva. Così facendo uno stipendio mensile pari a 1.000 euro salirà a 1.020 euro, dopo essere stato portato a 1.008 da gennaio. Scopriamo quindi tutti i dettagli del provvedimento.
Con il decreto aiuti Bis il beneficio cumulato sarà costituito dai 12 euro di differenza percepiti per sette mensilità (è inclusa la tredicesima) quindi 84 euro. Un vantaggio doppio per chi guadagna 2.000 euro al mese mentre al livello-soglia di 2.992 euro al mese si mette insieme nel semestre un guadagno totale di 226 euro. Bisogna tenere sempre presente che si parla di importi lordi, sui quali il prelievo sarà minimo o nullo per le retribuzioni basse e più pesante per quelle un po’ più alte. In questo modo sarà l’Irpef a riportare un poco d’equilibrio.
Mentre invece per quanto riguarda le pensioni la rivalutazione “transitoria” scatterà da ottobre in misura del 2 per cento. Allo stesso tempo sarà riconosciuto anticipatamente anche il conguaglio relativo alla differenza tra l’inflazione calcolata in via provvisoria all’1,7 per cento per il 2021 e quella effettiva dell’1,9%. Uno scatto degli arretrati dovuto principalmente al pensionato ed è considerato come beneficio aggiuntivo. Avremo solamente un incremento del 2 per cento, questo sarà erogato per quattro mensilità.
Quindi per la pensione minima di 524 euro tutto ciò si traduce in un aumento di 11 euro al mese ovvero 42 da ottobre a dicembre. Mentre per gli assegni lordi da 1.000 euro l’effetto cumulato sarà di 80, per una da 2.000 di 160 mentre per il trattamento che tocca il tetto massimo a quota 2.692 a conti fatti ce ne saranno 210 in più. In conclusione ci teniamo a ricordare che tutte le cifre riportate sono lorde e dunque saranno poi limate dall’impatto dell’Irpef.
Quando si tratta di assicurazione auto, la sicurezza non è mai troppa, tanto che alla…
Guarda attentamente questa immagine, quanti cani vedi? Questo test ti aprirà la mente e ti…
Tutti quotidianamente utilizzano un buon numero di batterie, da quelle al litio che si trovano…
L'operatore Tim offre una nuova ed imperdibile promozione della durata di tre mesi, tutto quello…
Nuovi importi e tempistiche diverse nel 2023 in merito all'assegno unico per i figli, tutto…
I conchiglioni ripieni al forno sono molto semplici da preparare, con il loro invitante aspetto…