Finalmente il Governo ha deciso di stanziare i fondi del Bonus 200 euro anche per tutte quelle categorie che ad oggi erano escluse.
Il Bonus 200 euro è pronto ad arrivare a tutti, infatti, il sussidio sull’ultima mensilità adesso sarà esteso a tutti gli italiani. Con molte probabilità la proposta sarà inserita nel decreto Aiuti bis: agevolazione anche per i dipendenti con redditi sotto i 35mila euro.
Le ultime novità che arrivano dal Governo vedono inserite nel decreto Aiuti bis da 14,5 miliardi di euro dovrebbe trovare spazio una proposta che prevede l’estensione del bonus 200 euro. Questo sussidio arriverà anche ai lavoratori dipendenti con redditi sotto i 35mila euro che finora erano stati esclusi. Mentre invece è sfumata all’ultimo l’idea di raddoppiarlo visto che sarebbe troppo costoso. Infatti si parla di ben 6,8 miliardi per 31,5 milioni di italiani.
Così il ministro del lavoro, Andrea Orlando, ha proposto di riconoscere l’indennità una tantum anche a quei lavoratori dipendenti che non l’hanno ricevuto. Tra le motivazioni principali è che questi occupati erano stati esclusi dall’esonero contributivo previsto dalla legge di bilancio 2022 perché interessati da eventi. Questi eventi possono essere la maternità e la cassa integrazione, coperti solo figurativamente dall’Inps e di conseguenza non hanno neanche maturato il diritto ai 200 euro. Andiamo a vedere cosa spetta a loro.
A tutti coloro che erano stati esclusi dall’esonero contributivo, il decreto bis dovrebbe invece ora riconoscere in via automatica, dopo la solita autodichiarazione, i 200 euro nella busta paga di ottobre. Inoltre il sussidio arriverà a a breve anche agli autonomi dovrebbero esserci novità. Infatti il Governo ha deciso di stanziare 100 milioni per dare i 200 euro a tutti gli aventi diritto.
Il Governo dovrebbe garantire a precari e stagionali fino a oggi rimasti senza, come lavoratori dell’agricoltura e precari della scuola. Al momento i beneficiari hanno già ricevuto l’importo nel mese di luglio all’interno di busta paga e cedolino. Come ricordiamo l’obiettivo della misura è far riguadagnare potere d’acquisto a stipendi e pensioni. Queste categorie, in questi mesi, sono stati colpiti da inflazione, aumento dei prezzi e caro energia. Ovviamente non è prevista tassazione per il bonus. Infatti questo non concorre alla formazione del reddito ai fini Irpef né per i lavoratori dipendenti e pensionati, né per le partite Iva, né per tutti gli altri soggetti beneficiari. Un’ottima notizia quindi per tutti coloro che temevano un eventuale tassazione.
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