Le pensioni a gennaio subiranno un forte aumento a causa dell’inflazione: cifre e dettagli
Buone notizie per lavoratori e pensionati con l’arrivo del decreto Aiuti bis che prevede anche un taglio del cuneo fiscale. La durata della misura dovrebbe essere di sei mesi ed è prevista solo per i lavoratori dipendenti che non superano un reddito lordo annuo di 35mila euro.
I lavoratori dipendenti con reddito annuo di 35mila euro ogni mese percepiranno in busta paga un aumento del valore di 27 euro. Per coloro che invece hanno un reddito lordo annuo di 28mila euro l’aumento dovrebbe essere di circa 22 euro al mese. L’aumento scende a 15 euro al mese per i lavoratori che hanno un reddito lordo annuo di 15mila euro.
Agevolazioni anche per i pensionati, per loro è infatti previsto l’anticipo della rivalutazione di tre mesi. Inizialmente l’aumento era previsto per gennaio 2023, ma sembra che già a partire da settembre questa dovrebbe aggirarsi intorno al 2%. Il prossimo anno, invece, l’aumento potrebbe superare l’8%. È previsto per la prossima settimana, tra mercoledì e giovedì, un Consiglio dei ministri in merito al via libera al pacchetto di misure.
Pensioni in aumento da gennaio 2023, ecco quanto percepiranno di più i pensionati ogni mese
Il decreto può contare su 14,3 miliardi di risorse, a godere dell’aumento delle pensioni dovrebbero essere tutti i pensionati e non solo coloro che hanno assegni annui fino a 35mila euro. La definizione dei costi però non è stata ancora stabilita con certezza, potrebbe infatti subire delle modifiche.
Ad oggi per la rivalutazione sono previste tre fasce: il 100%: per un valore di 523 euro al mese, cioè fino a 4 volte la pensione minima; il 90% tra 4 e 5 volte il minimo e i 75% che va al di sopra di tale soglia. Sarà necessario calcolare il conguaglio in seguito all’anticipo di settembre sull’indice annuo dell’inflazione accertato dall’Istat.