Nonostante i partiti facciano campagna elettorali sulle pensioni, queste verranno aumentate già da settembre 2022: cosa sta succedendo.
Gli italiani possono esultare visto che a breve arriverà un nuovo aumento sulle pensioni. Il mese da segnare è quello di settembre. Scopriamo cosa potrebbe cambiare, il tutto è condizionato dall’inflazione.
Nell’ultimo decreto legge Aiuti potrebbe essere contenuta la misura che consente di anticipare a dopo l’estate l’adeguamento delle pensioni all’inflazione. Come per il bonus 200 euro, l’obiettivo di questo provvedimento è quello di salvaguardare il potere di acquisto dei cittadini. Il nuovissimo decreto dovrebbe arrivare in Consiglio dei ministri la prossima settimana. Mentre invece la rivalutazione delle pensioni è prevista a gennaio 2023.
L’ipotesi sul tavola è anticiparla di alcuni mesi con l’obiettivo di proteggere da subito il potere di acquisto di fronte all’inflazione. Come ben ricordiamo, all’inizio dell’anno l’importo delle pensioni e dei trattamenti assistenziali doveva essere adeguato al cambiamento dell’inflazione registrato nei mesi precedenti. Quindi con l’aumento dei prezzi dovrebbero crescere di conseguenza anche gli importi delle pensioni al fine di salvaguardare il potere di acquisto dei cittadini. Quindi si sta rivalutando l’importo mensile delle pensioni in base all’aumento dei prezzi. Andiamo quindi a vedere cosa sta succedendo.
Pensioni, si valuta ad un primo aumento: accadrà a Settembre
Nel corso di questo 2022 gli assegni dovrebbero quindi registrare un aumento del loro importo in considerazione dell’aumento dell’inflazione, visto che difficilmente rientrerà entro la fine dell’anno. Sull’importo dell’assegno il governo vuole applicare un aumento pari al tasso di rivalutazione registrato dall’Istat per i 12 mesi precedenti. Inoltre tutti i meccanismi attuali sono ancora in fase di studio.
Infatti stando al sistema attuale ci sono tre fasce per la rivalutazione. Stiamo parlando di 100% fino a 4 volte il minimo, pari a 523 euro; 90% tra 4 e 5 volte il minimo e 75% sopra questa soglia. In questo periodo si era parlato della proposta di anticipare la rivalutazione delle pensioni durante l’incontro avvenuto il 27 luglio. In quell’occasione il premier Mario Draghi aveva invontrato i segretari di Cgil, Cisl e Uil a Palazzo Chigi.
Quello inoltre fu il primo incontro dopo le dimissioni del Governo dell’ex presidente della Banca Centrale Europea. Dopo l’incontro erano state prodotte o alcune prime risposte nella direzione da noi richiesta. Soddisfatto anche il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini che inseguito all’incontro affermò: “L’incontro ha prodotto alcune prime risposte nella direzione da noi richiesta. Credo che la strada sia giusta“. Vedremo quindi cosa succederà nelle prossime settimane.