Se sei donna puoi ricevere un bonus di ben 800 euro: scopri se hai i requisiti e come fare domanda
Si tratta di un’iniziativa pensata a favore delle donne, ma soprattutto per le nascite, viene infatti chiamato ‘premio alla nascita’ o ‘bonus mamma domani’. Questo è corrisposto dall’Inps per la nascita di un bambino, ma anche per l’adozione di un minorenne.
Dall’1 gennaio 2017 il bonus può essere richiesto dalla futura mamma all’inizio dell’ottavo mese di gravidanza e per l’adozione o affidamento preadottivo. La domanda, però, può essere presentata anche in caso di parto prematuro, prima dell’ottavo mese di gravidanza.
La cifra di 800 euro è concessa ad ogni figlio nato, affidato o adottato e viene percepito dalla futura mamma in un’unica soluzione. Le modalità di pagamento a disposizione sono diverse, coloro che presentano domanda possono infatti ricevere l’assegno tramite:
- accredito su conto corrente bancario
- accredito su conto corrente postale
- libretto postale
- carta prepagata con IBAN
- bonifico domiciliato presso ufficio postale
- conto corrente estero (Area SEPA)
Nel caso del conto corrente estero l’utente che presenta la domanda potrà inserire l’IBAN extra Italia. Dovrà allegare il modulo di identificazione finanziaria timbrato e firmato da un rappresentante della banca estera oppure corredato di un estratto conto. È anche possibile allegare una dichiarazione della banca emittente dai quali risultino i dati identificativi del titolare del conto corrente e il codice IBAN.
Bonus mamma domani, quali sono i requisiti e quando fare domanda
Uno dei requisiti fondamentali per richiedere il bonus è quello di essere regolarmente presenti e residenti in Italia. Oltre che all’inizio dell’ottavo mese di gravidanza la domanda può essere presentata anche ad avvenuta nascita e dopo aver preso in adozione o in affidamento preadottivo un minore. Naturalmente, per ogni bambino la domanda può essere presentata una sola volta.
La domanda deve essere presentata all’Inps e sono disponibili tre diverse modalità. Queste sono: enti di patronato, tramite i servizi telematici offerti dagli stessi; servizi telematici accessibili direttamente dalla richiedente, attraverso il servizio dedicato e Contact Center (al numero 06 164 164 gratuito da rete mobile o 803 164 da rete fissa).
Se dopo il settimo mese di gravidanza questa non arriva a termine a causa di un’interruzione la domanda potrà essere presentata lo stesso. Una specifica documentazione dovrà però comprovare l’evento.
In alcuni casi anche il padre può presentare domanda tramite un servizio dedicato. Ciò succede in caso di di abbandono o affidamento esclusivo al padre, decadenza della potestà genitoriale o decesso della madre. Il tempo di lavorazione del provvedimento è di 30 giorni, in alcuni casi però possono essere fissati termini diversi dalla legge.