La crisi di Governo riporterà gli italiani alle elezioni il prossimo 25 settembre. Dopo Draghi, però, potrebbero essere cancellati dei bonus: quali sono.
Sono ore caldissime per la politica italiana, che porterà a delle nuove elezioni a fine settembre. Sarà quindi il 15esimo Governo in 14 anni, e con il nuovo esecutivo alcuni bonus rischiano di sparire: quali sono.
Oramai il Governo Draghi è finito e proseguirà per forza di cose fino alle prossime elezioni del 25 settembre. Dopo le dimissioni del premier, il Presidente delle Repubblica, Sergio Mattarella, ha sciolto le Camere. Sono tantissimi quindi gli italiani che adesso si chiedono che fine faranno tutti i fondi stanziati per i vari bonus approvati dall’esecutivo uscente. Infatti alcuni di questi potrebbero essere letteralmente cancellati, mentre altri potrebbero finire nel dimenticatoio. Andiamo quindi a vedere quali sono i sussidi statali a rischio.
Crisi di Governo, senza Draghi addio a questi bonus: quali sono a rischio
Tra i bonus ai quali gli italiani potrebbero dire addio dopo le elezioni troviamo certamente il bonus 200 euro per le partite IVA. Infatti questo sussidio è compreso nel decreto aiuti con l’art. 33 del citato decreto, infatti, stabilisce che le modalità attuative. Nel dettaglio stiamo parlando di requisiti, tempi di erogazione e modalità di domanda. Per queste categorie infatti dovrebbe esserci un apposito decreto a cura del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze. Questo decreto però è in ritardo visto che andava emanato entro lo scorso 17 giugno 2022.
Successivamente troviamo il bonus trasporto pubblico. Questo aiuto statale non era altro che un buono di massimo 60 euro da spendere per l’acquisto di abbonamento trasporto pubblico locale, regionale e interregionale ovvero per i servizi di trasporto ferroviario nazionale. Anche per questo sussidio il Governo Draghi aveva stabilito che le modalità di presentazione delle domande per il rilascio del buono dovranno essere definite con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. Questo doveva essere presentato entro 60 giorni dal 18 maggio 2022, ma anche in qui non non c’è ancora traccia di decreto.
Infine l’ultimo bonus destinato a scomparire è quello per gli chef. Questo decreto tuttavia rimanda ad un altro provvedimento. Stiamo parlando del Direttore generale per gli incentivi alle imprese del MISE, ossia la definizione dei dati da inserire nella domanda. Stando alle indiscrezioni però, questi bonus potrebbero non essere cancellati, ma ci saranno solamente tempi più lunghi per attuarli.