L’UNESCO attraverso un’indagine ha stabilito il numero di lingue parlate in Italia. Il dato che è emerso è incredibile
In Italia oltre la lingua ufficiale, ovvero l’italiano, vengono parlati un gran numero di dialetti. L’UNESCO ha attuato un’indagine, che ha rivelato il dato incredibile del numero di lingue parlate in Italia tra italiano e dialetti.
In Italia il numero di parlanti dialettali è altissimo. Questa tendenza inizialmente era diffusa solo presso le generazioni più anziane. Invece, negli ultimi tempi si sta diffondendo anche presso i giovani un ritorno del dialetto. Anche se le modalità sono differenti, perché per i più anziani il dialetto rappresenta la lingua madre, mentre l’italiano standard come una lingua acquisita. Il ritorno dei giovani al diletto si lega, invece, a un nuovo attaccamento alla tradizione della propria terra.
L’indagine dell’UNESCO ha stabilito che il numero delle lingue parlate in Italia sono 31. A tale ricerca si aggiunge, anche, lo studio dell’ISTAT dal quale emerge che solo il 45% della popolazione parla la lingua italiana, il 32% sia l’italiano che il dialetto e il 14% è in grado di esprimersi esclusivamente attraverso il dialetto.
Quali sono i dialetti più parlati in Italia?
In Italia c’è un alto numero di parlanti dialettali, ovvero coloro che utilizzano il dialetto per comunicare. Molto spesso, accade che in famiglia per comunicare non si utilizzi l’italiano ma delle forme dialettali. Questo aspetto è diffuso principalmente però tra i più anziani, che rappresentano la fascia di parlanti meno scolarizzata.
Tra i dialetti più parlati ci sono il lombardo, il ligure, il piemontese, il siciliano, il veneto, il napoletano, il friulano, il romagnolo e l’emiliano. Un discorso a parte deve essere fatto per il sardo, perché non si tratta di un dialetto, ma di una lingua vera e propria. Infatti, il sardo è molto più vicino al latino, e si distingue nettamente dagli altri dialetti, basti guardare gli articoli sardi che sono totalmente differenti da quelli italiani o dagli altri dialetti. Proprio perché isolata rispetto al resto d’Italia il sardo non ha subito contaminazioni dagli altri dialetti. Gli altri dialetti della penisola invece si distinguono in quelli: settentrionali (quelli gallo-italiani o quello veneto), centrali o toscani (quelli delle regioni del centro Italia) e meridionali (quelli delle regioni del mezzogiorno).