L’acqua delle piscine è ricca di cloro e per questo è sempre meglio non berla, ma se dovesse accadere? Cosa fare nel caso
In estate, nelle giornate calde sono due le soluzioni per resistere alle alte temperature andare al mare o in piscina. Molte persone preferiscono la seconda opzione. A differenza dell’acqua marina però questa è ricca di cloro. Quest’ultimo viene aggiunto all’acqua per evitare la proliferazione dei batteri, ma se da una parte ha uno scopo preventivo, dall’altro bere quest’acqua potrebbe essere rischioso.
La piscina nonostante sia un’alternativa spesso preferita al mare, rappresenta, però, un’incognita proprio per la presenza del cloro. Perché se ce n’è troppo si rischia di rovinare la pelle degli ospiti, provocando degli eritemi ed eruzioni cutanee. Nel caso contrario, ovvero se ce n’è poco, ci potrebbe essere un proliferare di batteri.
Il cloro non dovrebbe causare danni eccessivi su un adulto, il problema riguarda, invece, i bagnanti più piccoli. I bambini, soprattutto se ancora non sanno nuotare bene, rischiano di bere l’acqua della piscina. Le azioni da compiere, in tal caso, sono differenti e si basano sulla quantità di cloro presente all’interno dell’acqua.
I consigli dei pediatri se un bambino dovesse bere l’acqua con il cloro
Quando si va in piscina bisogna sempre fare attenzione a non bere l’acqua clorata, questo perché può causare delle problematiche, soprattutto se si tratta di bambini. Prima di tutto, quando un bagnante più piccolo beve l’acqua bisogna prima comprendere la quantità di cloro presente all’interno della piscina. Perché se ce ne dovesse essere poco, il rischio principale è che il bambino ingerisca dei batteri. Questi possono provocare la diarrea.
Il consiglio dei medici è, quindi, quello di reidratare il piccolo e fargli seguire una dieta ad ho affinché l’intestino si riequilibri. Inoltre, viene vivamente sconsigliato di far bere al piccolo del latte o provocargli il vomito. La prevenzione migliore in questi casi è quella di recarsi presso impianti sicuri. La situazione opposta può essere che il bambino beva una quantità consistente di acqua con un’alta dose di cloro. In questi casi la scelta migliore da prendere è contattare immediatamente il pediatra di famiglia.
