Abbassare l’Isee senza andare in contro a sanzioni è possibile, ecco come farlo in modo assolutamente legale
Se avete un Isee eccessivamente alto potete abbassarlo e non rischierete nessuna sanzione. In tal modo, potrete usufruire di vantaggiose agevolazioni e importanti bonus. Nel 2022 dall’Isee dipende anche il valore dell’assegno utile, per questo motivo sarebbe meglio il più basso possibile l’indicatore. Come? Ve lo sveliamo noi.
Di certo non è un gioco da ragazzi abbassare il proprio Isee, innanzitutto prima di presentare la DSU bisogna prendere degli accorgimenti, questi però non sempre sono sufficienti. Il metodo più efficace è quello di presentare un Isee corrente, questo però può essere fatto solo in circostanze specifiche.
L’ISEE serve a valutare la situazione economica delle famiglie e accertare se soddisfano i criteri per usufruire del sostegno del reddito erogate dallo Stato. Alcune erogazioni spettano solo a chi non supera una determinata soglia, per altre invece è l’importo della prestazione ad essere collegato all’Isee.
Ad esempio, il nuovo assegno unico per i figli, con importo massimo erogabile di 175,00 euro, spetta solo a coloro che hanno un Isee inferiore a 15mila euro, in questi casi è sicuramente più vantaggioso avere un Isee basso.
Ecco come abbassare l’Isee in modo legale
Per poter diminuire l’ISEE bisogna tenere in considerazione patrimoni e redditi, due parametri che servono ad individuare l’Indicatore. Sono tre le soluzioni che consentono di abbassare l’Isee, una di queste è la cointestazione di un conto corrente bancario o postale da parte del contribuente. Ciò infatti cala in modo notevole la quota di spettanza perché nell’Isee la giacenza media viene considerata solo per la metà dell’importo.
La cointestazione però non può essere fatta con una persona che fa parte del nucleo familiare altrimenti la giacenza verrà considerata per intero. Dovrete quindi cointestare il vostro conto con una persona di fiducia che non appartiene al vostro nucleo familiare.
La soluzione che viene più utilizzata è quella di richiedere l’Isee corrente, che tiene conto solo dell’anno precedente e non anche dei redditi e patrimoni di due anni prima. Se la vostra situazione economica nel 2021 è peggiorata rispetto a quella del 2022 richiedere l’Isee corrente potrebbe essere vantaggioso al fine di percepire prestazioni per il sostegno del reddito.
Un’altra soluzione riguarda le proprietà, se queste sono inabitate e inservibile è meglio darle in usufrutto perché possedere beni immobili fa aumentare l’Isee. In questo modo avrete solo la nuda proprietà che non incide sull’Isee.