L’ex dirigente Rai Angelo Guglielmi si è spento all’età di 93 anni, il ricordo del noto giornalista lancia un affondo all’azienda.
Si è spento all’età di 93 anni l’ex dirigente Rai Angelo Guglielmi, dopo una lungimirante carriera nel mondo della tv. Nato il 2 aprile 1929 ad Arona, ha conseguito la sua laurea in lettere per poi vincere il concorso dell’azienda, diventando capostruttura di Rai 1. Scrittore, letterario e saggista, la sua è stata una produzione continua di talento.
dal 1987 al 1994 Guglielmi ottenne la carica di direttore di Rai 3, all’epoca una rete di ascolti molto bassi, che si aggiravano soltanto attorno all’1% di share. Con le sue intuizioni, il giornalista riuscì a lanciare il canale portandolo a raggiungere il 10%, grazie a programmi da lui ideati diventati un cult. Un giorno in pretura, Blob, Chi l’ha visto?, Telefono giallo, Samarcanda, Mi manda Lubrano e Storie maledette, soltanto per citarne alcuni.
Dal suo pugno sono nati personaggi amatissimi del mondo televisivo, come Fabio Fazio, Piero Chiambretti, Serena Dandini e Michele Santoro, oltre che l’idea delle annunciatrici. Un po’ restio a raccontare di sé, il direttore qualche anno fa dichiarò: “Io non ho mai scritto di me; ho in odio l’autobiografia, ritenendola il male degli ultimi trent’anni della narrativa italiana“.
Il giornalista esprime il suo cordoglio e lancia l’affondo alla Rai con parole pesanti
https://twitter.com/MaxBernardini/status/1546390798698151938
Per un uomo di così geniale e brillante carriera, non potevano che arrivare i messaggi di ricordo e commozione da parte di tanti personaggi tv e non solo. Ha destato già parecchio clamore un post condiviso però, dal giornalista Massimo Bernardini, conduttore del celebre Tv Talk.
Tra le parole di cordoglio condivise su Twitter, non è mancato un affondo pesante alla sua azienda. “Angelo Guglielmi stato un uomo geniale“, ha esordito il conduttore, per poi passare ad un elogio del direttore e, allo stesso tempo, ad una critica verso altri. “Un intellettuale senza alcuna spocchia, un uomo colto, coraggioso e strategico in un’azienda sempre più popolata di mediocri incauti attratti dalla servitù“, ha evidenziato Bernardini.
Non è chiaro a chi si riferisse il suo sfogo, probabilmente indirizzato a colleghi o a dirigenti Rai che non ritiene in grado di svolgere bene il loro lavoro. Fatto sta che le sue parole non possono che avere un’eco pesante. “Questo Paese gli deve molto; la Rai ancora di più. Orgoglioso di averlo conosciuto“, ha poi concluso il timoniere di TV Talk.
Mary Ingrosso