Non solo in Antartide, sembra che sia stato scoperto un secondo buco dell’ozono sette volte più grande, si trova sopra i tropici
Oltre a quello dell’Antartide potrebbe esserci un secondo buco dell’ozono sopra i tropici, la notizia è emersa da uno studio fatto dall’Universita’ canadese di Waterloo. Questo sarebbe addirittura maggiore di ben sette volte di quello sopra l’Antartide.
In Antartide durante la stagione primaverile lo strato di ozono si assottiglia, questo sopra i tropici non succede, sembra infatti che sia presente tutto l’anno.
Lo studio è stato coordinato da Qing-Bin Lu ed è stato pubblicato sulla rivista dell’Istituto Americano di Fisica. Stando a ciò che hanno scoperto il buco dell’ozono si trova sopra i tropici già dagli anni Ottanta. Se così fosse la notizia potrebbe destare non poca preoccupazione a livello globale. Il motivo? Perché i tropici ospitano circa metà della popolazione mondiale oltre a costituire metà della superficie del pianeta.
Buco dell’ozono sopra i tropici, cosa ha detto Qing-Bin Lu
Qing-Bin Lu ha fatto sapere quali potrebbero essere le gravi conseguenze se lo strato di ozono dovesse esaurirsi. Tra le varie cose ha detto che può aumentare il rischio di cancro della pelle e cataratta, può indebolire il sistema immunitario, a livello del suo invece può comportare l’aumento della radiazione ultravioletta. Tra le negative conseguenze anche la diminuzione della produttività agricola, l’influenza negativa sugli ecosistemi sensibili e molto altro ancora.
Prima di arrivare a questi risultati il ricercatore canadese ha fatto lunghe e accurate osservazioni sullo strato di ozono, sul comportamento dell’atmosfera e sulla distribuzione dei clorofluorocarburi.
I modelli convenzionali non avevano previsto la presenza di questo buco dell’ozono sopra i tropici, per questo motivo i dati hanno sorpreso tutta la comunità scientifica. Sembra che i livelli di impoverimento dell’ozono stanno già mettendo in pericolo nelle equatoriali regioni grandi fasce di popolazione. Inoltre, rispetto al previsto è decisamente maggiore anche la radiazione Uv che raggiunge queste aree.
Lu ha concluso dicendo che potrebbe essere davvero cruciale a livello globale tale scoperta in merito alla comprensione del cambiamento climatico in atto. A detta sua saranno però necessari altri studi in merito all’indebolimento dello strato di ozono nell’atmosfera.