A causa dell’epidemia di Covid 19, le discoteche sono rimaste chiuse a lungo e lo Stato, per venire incontro ai titolari, ha destinato loro un contributo
A causa dell’emergenza Covid le discoteche sono rimaste chiuse a lungo per non violare le norme anti-contagio. I titolari che hanno subito non poche perdite economiche avranno il diritto di ricevere un contributo a fondo perduto che è stato riconosciuto dal Fisco.
Ernesto Maria Ruffini, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, ha firmato un provvedimento che quantifica l’importo che spetterà a tutti coloro che possiedono i necessari requisiti e che nel periodo tra il 6 e il 20 giugno 2022 ha presentato domanda.
Il provvedimento era destinato a coloro che svolgevano attività di discoteche e sale da ballo e che risultavano chiuse al 27 gennaio 2022 a causa delle restrizioni previste per contenere la pandemia. Ad averne diritto sono coloro con partita Iva, aperta però prima dell’entrata in vigore del Decreto del 27 gennaio 2022, che svolgevano attività di discoteche, night-club, sale da ballo e simili e che a causa delle restrizioni erano chiuse.
Quanto spetta ai titolari delle discoteche rimaste chiuse a causa del Covid
Ai titolari spetta un il contributo a fondo perduto di importo pari a 22.002 euro. L’Agenzia delle entrate fa sapere che questo è stato quantificato in base alle disponibili risorse e al fabbisogno che deriva dalle istanze presentate fino al 20 giugno 2022.
L’importo verrà direttamente accreditato sul conto corrente, postale o bancario, che è stato indicato nell’istanza. Ai titolari sarà riconosciuto il minore tra il contributo di 22.002 euro e l’ammontare residuo degli aiuti fruibili da ciascuna impresa.
Sono le discoteche e le sale da ballo le attività che dall’inizio della Pandemia sono rimaste chiuse più a lungo. Il motivo? Perché sarebbe stato praticamente impossibile rispettare il distanziamento sociale e le altre misure anti contagio in luoghi simili.
Le linee guida per le riaperture delle discoteche sono state pubblicate ad aprile del 2022. I titolari non hanno più l’obbligo di conservare l’elenco delle persone presenti nel locale per quattordici giorni. È stato anche eliminato il limite di capienza e la dotazione di barriere fisiche per la reception. Anche il divieto di consumazione di bevande al banco è stato rimosso.
Sara Fonte
