Il boom dei casi della variante covid omicron 5 mette di nuovo paura. Per questo sarà obbligatorio tornare ad indossare la mascherina Ffp2
L’aumento di casi covid legati alla variante omicron 5, mette in allerta il governo, che sta mettendo in atto nuovi protocolli. Si presume che l’obbligo della mascherina sul luogo di lavoro continuerà, anche, a luglio. I tecnici del ministero del lavoro e quelli del ministero della salute stanno realizzando un nuovo protocollo anti-covid sul luogo del lavoro.
Il 30 giugno l’attuale protocollo si concluderà, proprio per questo a partire dal mese di luglio sarà necessario stabilire nuove regole. Una delle attenzioni principali riguarda i luoghi di lavoro, soprattutto in vista dell’aumento di contagi di omicron 5. Si vorrebbe limitare la diffusione del virus in quei luoghi in cui c’è un costante contatto tra colleghi e clienti.
Per questo motivo, il protocollo si indirizzerà verso l’obbligo della mascherina al chiuso. Queste decisioni porteranno quindi a una riorganizzazione dello smart working e del distanziamento sociale.
Dove e quando sarà obbligatorio indossare la mascherina Ffp2
L’attenzione per il ritorno delle mascherine Ffp2 è rivolta principalmente ai luoghi di lavoro, soprattutto quelli in cui c’è un costante contatto con il pubblico e in cui non può essere rispettata la distanza tra i colleghi. La mascherina tornerà ad essere obbligatoria quindi in due tipi di situazione: nei luoghi in cui ci sono costanti contatti con clienti esterni o affollati con poco distanziamento sociale.
Quindi, saranno obbligati a portare la mascherina anche a luglio baristi, camerieri e gli impiegati che svolgono il lavoro allo sportello a diretto contatto con il cliente. La Confcommercio ha chiesto, anche, a coloro che operano nella ristorazione o nel commercio di continuare a indossare le mascherine, anche, a luglio. Non saranno esentati, neppure, i lavoratori di uffici o fabbriche in cui il distanziamento è inferiore a 2 metri. Infatti, ci sarà una modifica, anche, sul distanziamento sociale si passerà da uno a due metri. Se non si è in grado, sul luogo di lavoro, di rispettare la distanza sociale di due metri scatta l’obbligo della mascherina. Anche lo smart working continuerà, ma principalmente per i lavoratori fragili. Per quanto riguarda l’aria condizionata non ci sono limiti sul suo uso, almeno per quanto riguarda il nuovo protocollo anti-covid.