Perché molte persone, anche in presenza di tre dosi di vaccino, si ammalano di Covid con sintomi gravi? Ecco la risposta
Un enigma della malattia che ha sconvolto il mondo intero a partire dal 2020, il Covid 19, è perché in alcuni casi accade che pur avendo tre dosi di vaccino, le persone si ammalano gravemente.
La motivazione data dalla scienza è quella della presenza di alcuni “anticorpi impazziti”. I quali si trovano all’interno del corpo del soggetto ancora prima dell’infezione da Covid e che indeboliscono la risposta immunitaria naturale del corpo.
Lo studio è stato pubblicato su Science Immunology, da un team internazionale cui hanno partecipato anche gli studiosi dell’Asst Spedali Civili di Brescia, L’Irccs Policlinico San Matteo di Pavia, l’Irccs Ospedale Bambino Gesù di Roma e l’università di Roma Tor Vergata. Lo studio ha dunque fornito una spiegazione sul perché anche soggetti che dispongono del ciclo vaccinale completo si ammalano gravemente. Sviluppando quindi sintomi gravi, come la polmonite acuta e finendo dunque in terapia intensiva.
Il risultato è stato ottenuto studiando un campione composto da 48 pazienti, compresi tra i 20 e gli 86 anni, vaccinati contro il Covid 19. Tutti i pazienti esaminati dopo il vaccino avevano preso l’infezione da Covid 19, sfociando poi in sintomi gravi.
Per ogni paziente gli studiosi hanno misurato gli anticorpi derivanti dal vaccino, gli anticorpi contro l’interferone e la loro capacità di neutralizzare il virus. Gli scienziati hanno poi riscontrato che quasi tutti i pazienti avevano sviluppato gli anticorpi contro il Covid. Grazie al vaccino e grazie alla loro capacità di combattere il virus. Mentre in 10 soggetti pur essendo presenti gli anticorpi in grado di neutralizzare l’infezione. Sono stati riscontrati anche degli auto-anticorpi in grado di neutralizzare l’interferone. Per questo le difese naturali di questi pazienti venivano indebolite al tal punto che il virus si manifestava con sintomi molto gravi.
“Questa è la priva volta in cui si spiega perché alcuni vaccinati finiscono in terapia intensiva“. Afferma Giuseppe Novelli genetista dell’Università di Roma Tor Vergata, il quale è anche uno degli autori dello studio.
Continua poi affermando che la presenza di questi auto-anticorpi suggerisce la necessità di studiarli per essere in grado di individuare precisamente tutti i pazienti che potrebbero sviluppare una grave infezione da Covid 19.
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