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Economia

Moneta rara, questa vale 6000 euro: come riconoscerla

Attenzione a questa moneta da 1 centesimo, il suo valore potrebbe essere molto più alto di quello che appare in realtà.

Se si è in cerca di soldi,  non c’è bisogno di dover cercare un modo troppo complicato per guadagnare. Potrebbe bastare guardare nelle proprie tasche, o nel proprio portafoglio, per esempio.

Moneta da 1 centesimo (pixabay)

Se si è fortunati è possibile trovare ben 6.000€ nel proprio portamonete sotto forma di moneta da 1 centesimo. Si tratta di rari esemplari che sono molto ricercati nelle aste di appassionati. Per questo motivo, è possibile guadagnare migliaia di euro.

Moneta rara, come riconoscere quella da 6000 euro

Banconote e monete in euro (pixabay)

La rarità di questi esemplari risale al lontano 2002, l’anno in cui è entrato in vigore l’Euro.
La Zecca di Stato, l’ente che si occupa della produzione di denaro, francobolli e passaporti, ha commesso un errore: ha timbrato l’effigie delle monete da 1 centesimo sugli spazi vuoti di quelle da 2 centesimi.

Su queste monete, quindi, si trova la Mole Antoneliana, il simbolo della città di Torino che si trova normalmente sulle monete da 1 centesimo, anziché il pugliese Castel del Monte: l’edificio medioevale del XIII secolo è il simbolo delle monete da 2 centesimi.

Le autorità italiane, quando si sono accorte dell’errore, hanno provato a richiamare queste versioni “miste” di 1 centesimo, ma alcune, per forza di cose, sono rimaste in circolazione, per la gioia degli appassionati.

Nel 2013, un esemplare è stato battuto all’asta per 6.600 euro, anche se il prezzo di partenza era molto inferiore: 2.500 euro.

Non si tratta dell’unico caso di moneta rara in circolazione. Gli errori involontari o le particolarità nella stampa sono davvero molti. Un’altra moneta al centro dell’attenzione è la moneta greca da 2€.

In teoria, ce ne sono 75 milioni di esemplari in circolazione, ma alcune presentano una particolarità. Alcuni pezzi, che sono stati coniati in Finlandia, presentano alcune particolarità che hanno fatto lievitare il loro valore.

Le monete greco-finlandese hanno una differenza rispetto a quelle normali, che permette il loro riconoscimento. Su questi 2 euro, c’è una piccola stella sul fondo con una “S” al centro. Questo piccolo dettaglio ha alzato in modo sproporzionato il valore: questi esemplari sono stati venduti fino a 1.000 euro in delle aste di appassionati. I collezionisti di monete sono disposti a pagare qualunque prezzo per potersi aggiudicare i pezzi che ritengono migliori.

Carolina Gaggero

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