Il Decreto aiuti ha introdotto una serie di agevolazioni e bonus per i lavoratori stagionali. Tutti i dettagli
Il lavoro stagionale consiste in assunzioni a tempo determinati, che normalmente durano solo qualche mese.
Questo tipo di assunzioni riguardano specialmente i bar, i ristoranti e gli alberghi, che nei periodi estivi hanno bisogno di personale per gestire la maggiore affluenza di clienti. I lavori stagionali sono inoltre molto richiesti in Italia, classificandosi come il lavoro maggiormente richiesto. Soprattutto i giovani sono interessati a questo tipo di lavoro, approfittandone dell’estate e delle vacanze per mettere da parte un gruzzoletto per l’anno successivo.
Per questi motivi il Decreto aiuti ha previsto una serie di agevolazioni e bonus per coloro che verranno coinvolti in questo tipo di lavori.
La prima novità introdotta dal Decreto aiuti riguarda l’erogazione di 200 euro una tantum sullo stipendio dei lavoratori assunti a tempo determinato o anche a chiamata.
L’Inps ha specificato che il bonus può essere corrisposto solo una volta e soprattutto solo per i lavoratori che hanno fatto almeno 50 giornate di lavoro e che hanno percepito un reddito inferiore ai 35mila euro. Non sarà necessaria alcuna domanda da parte dei lavoratori per ottenere il bonus, ma sarà compito dei datori di lavoro aggiungere questi 200 euro sullo stipendio dei loro dipendenti.
Altra novità importante riguarda il fatto che il Ministero del lavoro, ha chiarito che sarà possibile percepire il reddito di cittadinanza, pur lavorando. L’importante è non avere un reddito superiore ai 9360 euro. Quindi il reddito di cittadinanza verrà aggiunto allo stipendio del lavoratore stagionale, rendendo più cospicuo il guadagno. Va poi precisato che il contratto da lavoratore stagionale si distingue in due tipologie:
I contratti per lavoratori stagionali con nazionalità italiana, il quale è compatibile con tutte le modalità del contratto di lavoratore subordinato.
E i contratti di lavoro stagionale per lavoratori extra-comunitari. In questo caso il datore di lavoro dovrà chiedere il nulla osta di assunzione allo sportello unico per l’immigrazione appartenente alla provincia di residenza.
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