Reddito Energetico: a partire dal 25 maggio si può fare domanda per questa misura rivolta pronta ad aiutare le famiglie italiane
Le tematiche ambientali e dell’energia pulita sono diventate dei veri e propri punti cardini per l’economia nazionale e non solo. Non a caso, il Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Layen, ha fatto del passaggio all’economia circolare il suo cavallo di battaglia.
Dopo anni e anni di sforzi, è possibile fare un passo più concreto verso questo obiettivo. Attualmente, questa misura è limitata alla Regione Puglia, dato che si tratta di un’iniziativa della sua Giunta regionale. Il modo per partecipare è molto semplice.
Il problema dell’economia sostenibile, fino a poco fa, è sempre stata la difficoltà di diffusione. La maggior parte delle misure che venivano pensate ed ideate erano troppo costose per essere davvero diffuse tra tutti.
Ancora oggi è presente questo ostacolo, anche se in minor misura. La giunta pugliese ha ideato un incentivo che servisse ad abbattere questa barriera: il Reddito Energetico.
Il Reddito Energetico da a disposizione un massimo di 8.500 euro, a fondo perduto, per acquistare dei pannelli solari. Gli incentivi a fondo perduto non prevedono alcuna restituzione, per cui la Regione Puglia, ha istituito un fondo da 6.800.000 euro da dare senza aspettarsi nulla in cambio.
L’unico obiettivo che si vuole raggiungere è quello di convertire il più possibile le famiglie al consumo sostenibile. Attraverso i pannelli, le persone saranno in grado di produrre l’energia che li serve in autonomia. Quella che avanzerà sarà venduta in rete.
Attualmente, il Reddito Energetico è limitato solo alle famiglie che hanno un Isee inferiore ai 20.000 €. Per cui, la misura ha ben delimitata fascia di popolazione a cui si rivolge, in questo momento. La Regione ha voluto incentivare i cittadini che hanno meno possibilità di realizzare questo obiettivo in autonomia.
Tuttavia, il prossimo passo è quello di estendere il Reddito ad una fascia più estesa. Ovviamente l’obiettivo ultimo è quello di portare la misura ad avere carattere nazionale. Per ampliare la fascia di popolazione da includere, si agirà utilizzando i pannelli che sono stati comprati attraverso questa misura. I ricavi dell’energia in eccesso, che verranno venduti in rete, andranno direttamente alla Regione, che utilizzerà i soldi per finanziare nuovamente il fondo.
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