Il Governo ha deciso di introdurre un bonus per le casalinghe: cosa offre, i requisiti per ottenere e come richiederlo
La cura della casa è un lavoro molto importante, che può impegnare molte ore del giorno. Moltissime persone, in particolare donne, una volta che mettono su famiglia, decidono di staccare dal lavoro per dedicarsi interamente alla cura della casa e del resto dei loro parenti.
Tuttavia, per svolgere la professione di casalinga non si viene retribuiti. Quindi, una famiglia, in cui uno dei due coniugi ha scelto di rimanere a casa, deve contare su un’entrata economica in meno. Si tratta di una scelta su cui è difficile questionare, ma che può avere un peso non indifferente.
Bonus Casalinghe: in cosa consiste
Il governo ha deciso di erogare un bonus per incentivare i casalinghi a inserirsi, o re-inserirsi, nel mondo del lavoro. In questo modo è possibile contribuire in modo più rilevante, dal punto di vista economico, alle entrate familiari.
Tuttavia, il bonus non consiste in un vero e proprio aiuto economico, ma nella possibilità di partecipare a dei corsi di formazione in vari ambiti professionali. Il finanziamento proviene dal Ministero delle Pari Opportunità.
Il bonus è stato inserito nel Decreto Legge 104 del 2022, ossia quello del mese di agosto. L’incentivo rivolto alle persone che svolgono attività di cura della casa e delle persone che sono iscritte all’assicurazione obbligatoria.
Il bando è stato attivo fino a marzo del 2022. I vari enti territoriali dovevano occuparsi dell’organizzazione delle varie offerte formative, in particolare per quanto concerne l’acquisizione di competenze in campo digitale. Non a caso, le persone che rimangono a casa sono quelle che sono più “indietro” da questo punto di vista.
Per poter usufruire del bonus non resta che rivolgersi ai vari enti territoriali e iscriversi ai corsi che verranno organizzati a breve. I corsi avranno una durata minima di 3 ore al giorno, per un totale di non più di 12 mesi. Si potrà partecipare in modalità telematica, ma non esiste un vero e proprio obbligo di frequenza, anche se alla fine sarà necessario sostenere una prova per ottenere una valutazione finale.