Da Buckingham Palace, la regina Elisabetta si mostra decisamente preoccupata per ciò che sta accadendo: tutto quello che c’è da sapere
La regina Elisabetta II è ricomparsa in pubblico, dopo quasi due mesi, per alcune delle cerimonie con cui si celebra il Giubileo di Platino della sovrana. La sera del 16 maggio, la regina è comparsa alla serata di chiusura del Royal Windsor Horse Show. Durante lo spettacolo, è stata organizzata una sfilata storica, dove Helen Mirenn ha impersonato la Elisabetta I Tudor.
C’è stato anche un attimo di commozione per la regina, quando la nipote, Lady Louise, ha sfilato con il calasse appartenuto al principe Filippo. Questa mattina, Elisabetta ha presenziato, in un acceso colore giallo, all’inaugurazione di una nuova linea della metropolitana di Londra a lei dedicata. Se gli impegni della regina vanno a gonfie vele, lo stesso non si può dire per il futuro re, il principe William, che è stato fischiato allo stadio.
Preoccupazione a corte: la monarchia perde consensi
Il duca di Cambridge è stato contestato allo stadio di Wembley, dove si stava tenendo la finale tra Chelsea e Liverpool. Il fatto è accaduto più volte, sia quando il principe è stato presentato dallo speaker sia quando ha iniziato a stringere le mani ai giocatori.
L’apice è stato raggiunto quando è stato intonato l’inno nazionale, God save the Queen.
Effettivamente, nel giro degli ultimi anni, la monarchia ha registrato un notevole calo di consensi, che è passato dal 70% al 60% in termini assoluti. Tuttavia, a seconda delle varie regioni e fasce di popolazione prese in considerazione, i numeri cambiano notevolmente.
La Scozia è piuttosto insensibile al fascino della corona, dato che solo il 45% della popolazione si è dichiarato favorevole all’istituzione. Nel caso scozzese, pesa moltissimo la Brexit, che ha creato una vera e propria spaccatura sull’isola d’oltre Manica. La sfiducia verso i Windsor va di pari passo con un deciso desiderio di indipendenza da Londra. Tuttavia, il partito indipendentista scozzese, Scottish National Party, ha annunciato il proprio impegno a mantenere la Scozia una monarchia pure in caso di indipendenza.
Preoccupazione a corte: poca empatia con i giovani
Gli scozzesi non sono gli unici a non provare particolare stima per i reali. Tra i più giovani, in particolare la fascia che va dai 18 ai 40 anni, solo il 40% della popolazione desidera avere la monarchia come forma di governo. Il sentimento è condiviso da un 37% di cittadini che hanno origini straniere.
E’ evidente come problemi politici e di immagini abbiano creato un danno non trascurabile alla famiglia reale britannica. Tralasciando la Brexit, su cui i Windsor non si sono – giustamente – espressi, dato che alla famiglia reale è vietata qualunque interferenza politica, la situazione a corte – se si va sotto la superficie – non è delle più rosee.
La Corona è stata colpita da una serie di scandali che ne hanno danneggiato l’immagine presso i sudditi. Tuttavia, i problemi di consenso sono frutto anche di fattori endogeni, che dipendono da un certo modo di agire o non agire.
Preoccupazione a corte: troppi scandali…
Negli ultimi due anni, i Windsor sono stati al centro di una lunga serie di scandali degni di una soap-opera. Non è un caso che i problemi siano iniziati con l’ingresso di Meghan Markle all’interno della famiglia. Colei – che secondo alcuni avrebbe dovuto rivoluzionare la famiglia reale – si è limitata a fare un po’ di clamore mediatico, per poi alzare i tacchi e tornare da dove era venuta.
Tuttavia, le accuse di razzismo, lanciate da lei e dal marito contro l’istituzione, non hanno di certo aiutato i Windsor. Più o meno nello stesso periodo, si aperto il caso Andrea: il terzogenito della regina è stato accusato di violenza sessuale. Anche se il caso sembra chiuso (in tribunale non è nemmeno mai iniziato), si tratta di un’altra ombra sul prestigio del casato: ad aggravare la situazione, si aggiunge la partigianeria della sovrana per il figlio prediletto.
Problemi a corte: … poca innovazione
Tuttavia, i problemi non sono tutti sacco di alcuni elementi critici, ma sono intrinseci anche ai membri principali della famiglia. Attualmente, il prestigio dell’istituzione è merito della regina Elisabetta, che per 70 anni ha svolto il suo lavoro con grande ed incontestabile senso del dovere.
A lei, si contrappone il principe del Galles. Carlo si discosta moltissimo dal tipico sovrano di Casa Windsor: è dotato di particolare intelligenza, ha una moltitudine di interessi ben definiti. Tuttavia, non gode di buona popolarità, per via del matrimonio fallito con lady Diana ed il conseguente scandalo.
Il vero futuro sembra rappresentato dal principe William, che è stato il centro delle recenti contestazioni. Quando si sposò con Kate Middleton, furono lui e la consorte ad essere additati come coloro che avrebbero rivoluzionato la famiglia reale: molti vedevano in Kate la “ventata di aria fresca” di cui i Windsor tanto avevano bisogno. Col senno di poi, nulla di questo è accaduto: i Cambridge hanno deciso di adottare un’immagine piuttosto tradizionalista, che ha poi un riscontro nella mancanza di popolarità tra le giovani generazioni.
Dal punto di vista degli interessi personali, i Cambridge non hanno poi mostrato una grande versatilità o intraprendenza, rimanendo ancorati sulle stesse tematiche: il confronto con il padre Carlo risulta impietoso.
L’attuale calo di popolarità è frutto, quindi, anche di una mancanza di innovazione che si è registrata negli anni recenti, a palazzo, ma non solo. Forse la lezione servirà alla giovane generazione come monito su quello che potrebbe essere il futuro. L’unica speranza che resta ai sostenitori della monarchia è che l’appello – per quanto brutale – venga colto.