Il parlamento vuole ridurre il consumo di CO2, tra qualche anno le auto a benzina, diesel e GPL non saranno più in commercio
Il parlamento europeo ha scelto di assumere un ruolo da protagonista nella battaglia conto il cambiamento climatico. La soluzione è una sola, ridurre la quantità di emissioni. Proprio per questo il parlamento tenta di limitare il consumo di CO2.
Per poter diminuire le emissioni di anidride carbonica il parlamento europeo ha scelto di vietare la vendita di auto a benzina, diesel e GPL a partire dal 2035. A partire da questa data, quindi, in Europa potranno essere venduti esclusivamente mezzi, dalle auto ai furgoni, a zero emissioni. Questa decisione si iscrive all’interno del pacchetto climatico denominato Fit for 55. Questo pacchetto è stato adottato il 14 luglio dalla commissione europea per limitare le emissioni di gas serra, concentrandosi soprattutto sulla riduzione dell’anidride carbonica. Lo scopo è quello di diminuire le emissioni di CO2 entro il 2030 di almeno il 55% rispetto alle quantità del 1990. Solo in questo modo, si potrà raggiungere la carbon neutrality, ovvero le zero emissioni, entro il 2050.
Lo stop alla vendita di automobili a benzina, diesel e GPL potrebbe rappresentare un grandissimo passo in avanti verso l’azzeramento delle emissioni dei gas serra. Queste scelte, però, devono essere estese anche alle aziende, perché solo in questo modo si può imprimere un cambiamento vero e proprio. Limitare questi interventi alla vendita delle automobili potrebbe significare solo una brusca frenata di un determinato settore: quello automobilistico.
Il Parlamento Europeo vieta il commercio di auto a benzina, diesel e GPL, come reagisce il mercato?
La scelta del parlamento europeo di vietare il commercio di auto a benzina, diesel e GPL a partire dal 2035 ha messo in crisi il settore delle concessionarie automobilistiche. La preoccupazione principale è che questo settore, già in crisi a causa della pandemia, possa ricevere un’altro danno da questa scelta.
Proprio per evitare una nuova crisi dei rivenditori di automobili è stata proposto un emendamento affinché sia garantita la transizione energetica del comparto automobilistico e una stessa modalità di valutazione delle emissioni di CO2 per l’intera comunità europea. In questo modo si potranno limitare le probabili perdite del settore automotive, stimolando, invece, l’investimento nella realizzazione di auto a motore termico e ibride.