In queste settimane il terzo capitolo della saga “Animali Fantastici” sta dominando il botteghino, tuttavia gli incassi sono i più bassi di tutto il franchise. Non stupisce dopo tutti i problemi di produzione e non.
Alcuni l’hanno definita una saga cinematografica maledetta. I problemi che ci sono stati sono innegabili e piuttosto noti, ed il terzo capitolo getta una certa ambiguità sul futuro della saga.
Animali Fantastici 3 – I segreti di Silente sta dominando il botteghino, ma ci sono delle riserve. In Italia ed in altri paesi, come la Germania, il film è in cima alle classifiche: nel weekend di Pasqua ha registrato record di incassi, convincendo gli italiani a tornare nelle sale cinematografiche, dopo due anni di pandemia.
Tuttavia, in America, mercato fondamentale per qualsiasi film che abbia aspirazioni internazionali, il successo non sembra altrettanto scontato.
Animali Fantastici – I segreti di Silente è il capitolo del franchise di Harry Potter ad aver incassato di meno. Un brutto dato per questo film che paga il fio per diversi eventi.
In primo luogo si deve tenere conto del capitolo precedente, “Animali Fantastici 2 – I crimini di Grindelwald”, che non aveva convinto per nulla pubblico e critica. Il film, scritto totalmente da J.K. Rowling, aveva rivelato una trama troppo intricata, con colpi di scena e rivelazioni che sfioravano il limite dell’assurdo. Questo groviglio di intrecci aveva richiesto una parte di spiegazione parlata di circa 30 minuti per cercare di mettere in ordine le idee piuttosto confuse degli spettatori (e della sceneggiatrice). Il pubblico era uscito dalla sala piuttosto sfiduciato e probabilmente non nutriva grandi speranze in questo terzo film. La rivista americana Variety aveva sancito che il terzo film avrebbe affondato definitivamente la saga.
Tuttavia, in questo capitolo, i produttori e la Rowling – che è stata affiancata nella scrittura della sceneggiatura – hanno preso atto della maggior parte degli errori ed hanno provveduto a risolverli. La trama risulta molto più semplice e lineare, e forse si è addirittura esagerato nel tagliare quello che non era piaciuto nel film precedente. Alcune rivelazioni, che avrebbero meritato un maggiore approfondimento, risultano quindi un po’ troppo velocizzate, ma non ci sono più le grandi contraddizioni di trama del film precedente.
Ad urtare parecchio i fan era stato anche il trattamento riservato all’attore Johnny Depp. La sua presenza all’interno del film è sempre stata piuttosto “ambigua”: la sua prima apparizione come Gellert Grindelwal, antagonista della saga, era coincisa con le accuse dell’ex moglie, Amber Heard, di averla picchiata. Poco prima delle riprese di questo film, si era svolto il processo per diffamazione tra l’attore ed il Sun, che lo aveva definito un “picchia-mogli”. Dopo aver perso la causa, la Warner Bros. aveva chiesto le dimissioni dell’attore, per cercare di contenere il danno d’immagine, ed aveva provveduto a sostituirlo per direttissima con Mads Mikkelsen.
Ironicamente la presenza dell’attore danese si è rivelata davvero salvifica per questo film, costituendo uno dei suoi punti di forza. Il Grindelwald di Depp, troppo eccentrico e coperto da strati di trucco, non aveva mai convinto fino in fondo, mentre l’interpretazione gelida ma passionale di Mikkelsen, a fianco di un sempre più convincente Jude Law nei panni di Albus Silente, è una vera e propria perla della pellicola.
Non bisogna, però, dimenticare che questo è l’unico film della saga ad essere uscito dopo la pandemia globale da Covid 19. I cinema sono stati gravemente colpiti dall’emergenza sanitaria, quindi un confronto tra i vari incassi potrebbe risultare “impietoso” anche per questo motivo. In Italia, Animali Fantastici ha avuto il merito di attirare nuovamente le persone al cinema, battendo altri grandi film, come Dune.
A livello di franchise, i prossimi film (in teoria, a meno che non ci siano smentite, saranno prodotti altri due film) dovranno essere gestiti con molta attenzione per riacquistare la piena fiducia dei fan. Se la presenza di Mads Mikkelsen sembra rassicurare riguardo alle performance dell’antagonista, manca ancora un protagonista deciso: nonostante i miglioramenti di Eddie Redmayne nella sua interpretazione di Newt Scamander, il magi-zoologo risulta ancora uno dei protagonisti più anonimi che si ricordino a memoria di spettatore. In questo film, la sua presenza viene totalmente oscurata dal Silente di Jude Law, che, invece, è protagonista di alcune scene memorabili. Considerando le basse aspettative, per fortuna smentite, che circondavano il film, non è da escludere una ripresa di qualità nei successivi capitoli.
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