Google ha cancellato più di un milione di app. L’annuncio ufficiale è arrivato e spiega il motivo dietro questa decisione: fai attenzione.
La comunicazione arriva dal blog dedicato alla sicurezza di Google. Queste app sono pericolose, saranno eliminate per sempre dallo store. Quali applicazioni sono state cancellate.
Google ha cancellato 1,2 milioni di app nei dodici mesi dello scorso anno. Tutto è regolato da un algoritmo che procede alla pulizia in maniera automatica, eliminando dal Play Store le applicazioni che nascondono dei rischi per chi le scarica. Sono vari i motivi dietro la possibile cancellazione di un’app: pericolosa, contiene un virus oppure è in violazione delle regole dello store.
L’automatismo messo a punto da Google procede con una scansione continua delle app in modo da riscontrare eventuali pericoli e violazioni all’interno delle applicazioni che gli sviluppatori pubblicano (o provano a pubblicare) sul Play Store. Si tratta quindi di ragioni di sicurezza. Non c’è da temere per le app più famose come ad esempio Facebook, Instagram, Twitter o Whatsapp. Anche grandi colossi simili, però, devono rispettare le norme dettate da Google.
Google cancella queste app: il motivo di sicurezza
I numeri e i risultati arrivano da Google Security Blog, la sezione dedicata alla sicurezza informatica del blog ufficiale di Google. Un milione e duecento mila app sono state cancellate dallo store, immaginiamo allora quale sia il numero di applicazioni presenti. Deve essere un numero enorme, forse impossibile anche soltanto da immaginare. Entro il 20 luglio 2022 tutte le app presenti sul Play Store dovranno mostrare una sezione dedicata alla sicurezza dei dati.
Finora questa sezione non c’era, o almeno non era obbligatoria. Gli sviluppatori dovranno dichiarare quali dati raccolgono, come li usano e come li proteggono. Un’importante svolta per la sicurezza dei dati personali degli utenti, che in questo modo sapranno dove vanno a finire i propri dati una volta scaricata l’app in questione. La nuova politica adottata negli ultimi mesi, più restrittiva rispetto al passato, ha avuto come effetto il calo del numero di accessi ai dati sensibili degli utenti nel 98% delle app. Dunque, l’accesso ai dati non era necessario per quelle applicazioni.
Le app sullo store a partire dall’estate saranno molto più trasparenti. Tra i dati che gli sviluppatori saranno tenuti a dichiarare ci sono: la posizione approssimativa o precisa, i contatti, le informazioni personali (come nome e indirizzo e-mail), foto e video, file audio e file archiviati nel dispositivo. Sarà obbligatorio chiarire anche la modalità e la finalità di utilizzo di questi dati.