Tutti gli utenti che hanno utilizzato le IPTV sono nei guai. Infatti coloro che hanno sfruttato il ‘pezzotto’ sono nel mirino della Guardia di Finanza.
Continua la battaglia della Guardia di Finanza contro le IPTV o il cosiddetto ‘pezzotto’. Infatti i baschi verdi sono pronti a mettere un freno al fenomeno che sta contraddistinguendo gli ultimi anni: tutti i provvedimenti.
Sono tantissime le operazioni della Guardia di Finanza in questi anni per limitare il fenomeno delle IPTV. L’obiettivo è sempre quello di cercare di danneggiare la pirateria, con degli interventi che sono ormai a cadenza giornaliera. Soprattutto la Guardia di Finanza sta riuscendo a battere sul tempo i pirati del web. Inoltre in questo periodo gli abbonamenti per il cosiddetto pezzotto stanno aumentando esponenzialmente. Questo va a danneggiare non solo il mercato delle pay-tv ma anche quello del mondo dello sport e del cinema.
In una nota dei baschi verdi infatti si legge: “Si tratta di un vero e proprio Internet Service Provider (ISP) i cui server consentivano di far funzionare diverse IPTV illegali“. A far crescere l’aumento di questi servizi legali sono anche le VPN. Sfruttata in modo legale, una VPN è un servizio consigliatissimo e facile da usare essendo protetti in rete, e che se usato con i più noti servizi di streaming (Netflix, Amazon Prime Video) da accesso a cataloghi più vasti. Spesso però questo servizio è utilizzato proprio per gli abbonamenti IPTV. Andiamo quindi a vedere cosa sta succedendo.
IPTV, nuovo intervento della Guardia di Finanza: aumentano le multe
In queste settimane la Guardia di Finanza ha beccato una piattaforma con 500.000 utenti. Quindi in queste ore le Fiamme Gialle provvederanno nelle prossime ore ad identificare tutti per multarli con 1000 € di sanzione. Inoltre sono sempre di più i cittadini indagati per l’utilizzo del ‘pezzotto’. Nella lista sono entrati anche 20 individui. A commentare l’operazione ci ha pensato anche Sky.
Infatti con un comunicato la pay tv ha affermato: “La Guardia di Finanza ha il pieno sostegno di Sky nella sua attività di contrasto alla pirateria audiovisiva e accogliamo con favore l’operazione di oggi, l’ultima di una serie di azioni sempre più efficaci volte a porre fine a questo fenomeno illegale” – ha poi concluso – “La pirateria audiovisiva non solo finanzia la criminalità organizzata e colpisce negativamente le industrie creative, ma comporta anche rischi reali per gli utenti finali“.