Il Governo sta valutando nuove misure per contrastare il rincaro di bollette e benzina: gli interventi in campo
Il Parlamento ha esortato il governo a intervenire ancora una volta per porre un freno all’aumento dei prezzi dell’energia.
L’obiettivo è quello di andare incontro a famiglie e imprese per riuscire a fronteggiare le difficoltà economiche di questo periodo. Tali proposte sono arrivate attraverso una risoluzione presentata dai partiti di maggioranza sul Documento di Economia e Finanza, che prima la Camera e poi il Senato hanno approvato.
Nella risoluzione si legge tra l’altro che il governo dovrà “utilizzare gli spazi derivanti dalla manovra per nuove iniziative espansive. Necessario predisporre ulteriori interventi per contenere l’aumento dei prezzi dell’energia”.
Dunque sarà necessaria anche una revisione dei prezzi di riferimento e dei carburanti, garantendo liquidità di cui necessitano di disporre le imprese. Il provvedimento ha anche l’obiettivo di arginare la povertà alimentare. Ad esempio accrescendo la categoria di coloro i quali possono beneficiare dei bonus sociali. In tal modo si cercherà di combattere le disparità generazionali, territoriali, di genere e salariali. Dunque, le misure messe in campo sono finalizzate anche a dare piena attuazione agli interventi previsti dal Family act.
Tra le possibili novità di cui si sta discutendo c’è la proroga del taglio da 25 centesimi alle accise (30,5 centesimi complessivi, Iva compresa) per ogni litro di benzina o gasolio o gpl. L’obiettivo è quello di prorogarla almeno fino al 30 giugno.
A tal proposito il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha dichiarato: “La dinamica dei prezzi dei carburanti resta un tema di primo piano su cui è massima l’attenzione del governo, che proseguirà nell’attività di monitoraggio, oltre che nella valutazione delle misure necessarie a calmierare i prezzi. Tra gli interventi in campo c’è anche la proroga del taglio delle accise disposta nell’ultimo decreto legge”.
Per quel che concerne il caro bollette, in campo ci sarebbe un sostegno già adottato in precedenza. Stiamo parlando del bonus luce e gas, attualmente, possono beneficiarne automaticamente soltanto coloro i quali ricevono il reddito di cittadinanza. Tuttavia, probabilmente, tale sistema sarà applicato anche a quei soggetti che hanno i requisiti Isee e procede nell’anno in corso alla relativa dichiarazione, nota come Dsu.
Già nei giorni precedenti, Paolo Arrigoni aveva definito inammissibile il meccanismo per cui, per usufruire del bonus sociale povertà energetica, alcune famiglie in condizioni di disagio economico sono obbligate a chiedere l’assistenza di Caf, del Comune o dell’Inps.
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