Sono tantissimi gli italiani che hanno rischiato di mangiare il Kinder con la Salmonella a Pasqua. Andiamo quindi a vedere com’è possibile scoprirlo.
Nel corso delle festività di Pasqua è scoppiato il caos riguardante le uova Kinder che hanno portato a dei casi di Salmonella. Andiamo quindi a scoprire quali sono i cittadini che hanno rischiato e com’è possibile scoprirlo.
Nel corso di queste settimane c’è stato un grande clamore mediatico legato ai casi di salmonella causati da alcuni lotti di uova Kinder Gran Sorpresa. Sono infatti tantissime le intossicazioni da salmonella riportate dai vari consumatori italiani. Quindi le autorità hanno deciso di condurre delle indagini che avrebbero portato al blocco delle vendite di alcune uova Kinder.
Nonostante ciò ci sarebbero delle distinzioni da fare. Infatti non tutti i lotti sono risultati a rischio salmonella, ma solo alcuni di questi. A dichiararlo infatti ci hanno pensato le autorità coinvolte. Tra queste anche il Ministero della Salute che quotidianamente controlla i prodotti presenti sul mercato per evitare a causa di vari rischi micro-biologici. Andiamo quindi a vedere i risultati delle indagini condotte dalle autorità per controllare la qualità delle uova pasquali della Kinder presenti sul mercato.
Secondo le ultime denunce la salmonella avrebbe colpito diversi consumatori di Kinder Gran Sorpresa. Quindi le autorità hanno deciso di ritirare diversi prodotti come Kinder Sorpresa T6 “Pulcini”, il Kinder Sorpresa Maxi 100g “Puffi” e “Miraculous”. Stando alle notizie infatti si parla dei lotti fino al L098L. Inoltre questi prodotti hanno tutti come data di scadenza il 21/08/2022.
Stando alle ultime notizie questi prodotti non sarebbero stati invece ritirati dal momento che sarebbero stati prodotti nel mercato italiano presso lo stabilimento di Alba. Tra questi lotti ci sarebbero anche le confezioni da 46 e 125 g di Kinder Schoko-Bons finite sul in precedenza sul banco degli imputati. Questi prodotti, che erano stati commercializzati ad Arlon, in Belgio, avevano una data di scadenza compresa tra il 28/05/2022 e il 19/08/2022.
In merito è intervenuta con un comunicato anche l’EFSA, Autorità per la sicurezza Alimentare Europea. Infatti nella nota si legge: “Il focolaio è caratterizzato da una percentuale insolitamente alta di bambini di età inferiore ai 10 anni ricoverati in ospedale, alcuni con gravi sintomi clinici come dissenteria mista a sangue. Sulla base di interviste ai pazienti e studi epidemiologici analitici iniziali, sono stati individuati quale probabile via di infezione alcuni prodotti a base di cioccolato“. Quindi stando all’Efsa ci potrebbe essere il rischio di una mancanza di controlli da parte delle autorità. Infatti non tutti i paesi utilizzano la stessa metodica per i test.
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