Il Governo ha introdotto una nuova misura che consente di ottenere dei voucher fino a 2.500 euro per il conseguimento della patente: i dettagli
Nel Decreto Milleproroghe 2022 è arrivato il fondo denominato “Programma patenti giovani autisti per l’autotrasporto”, in cui è presente anche il bonus Patente.
Il governo ha stanziato 3,7 milioni per il 2022 e 5,4 milioni all’anno dal 2023 al 2026.
La nuova misura è stata introdotta per gli under 35 che prendono la licenza per guidare i camion. L’incentivo ha l’obiettivo di coprire tutte le spese affrontate per il “conseguimento delle patenti e delle abilitazioni professionali per la guida dei veicoli destinati all’esercizio dell’attività di autotrasporto di persone e di merci”. Attualmente non è ancora attiva la piattaforma per poter fare domande, le domande dovrebbero però partire tra qualche giorno.
Il bonus patente ha l’obiettivo di incentivare i giovani a prendere la patente per i mezzi pesanti. Il settore degli autotrasporti, infatti, sta subendo una notevole carenza di conducenti.
Bonus patente, tutti i requisiti necessari per accedervi
Per il momento non sappiamo ancora con precisioni quali siano i requisiti necessari per poterne usufruire. Si tratta di una agevolazione che spetta alle persone sotto i 35 anni che intendono prendere la patente CQC. Oltre che le abilitazioni obbligatorie per la guida di mezzi superiore a 3,5 tonnellate (a pieno carico) adibiti al trasporto o merci o persone. Dunque, la misura non è rivolta anche a coloro i quali vogliono ottenere la normale patente B, ossia quella obbligatoria per la guida degli autoveicoli.
Il voucher è pari all’80% dei costi sostenuti per la patente e le abilitazioni per i mezzi pesanti, con un tetto massimo pari a 2.500 euro. Inoltre, sarà concessa a partire dal 1° luglio 2022 e fino al 31 dicembre 2026. Non è previsto alcun limite di reddito, tuttavia chi ne beneficia deve essere disoccupato e poi ricercare lavoro in questo settore.
Si può beneficiare di tale agevolazione per una sola volta, non rappresenta reddito imponibile del beneficiario e non è determinante ai fini del computo del valore dell’Isee.