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Perché il Giovedì Santo a Napoli si mangia la zuppa di cozze?

Il Giovedì Santo a Napoli la zuppa di cozze è una vera e propria tradizione a cui i napoletani difficilmente rinunciano: ma perché si mangia? Scopriamolo

A Napoli il giovedì di Pasqua la tradizione vuole che sulle tavole degli abitanti partenopei ci sia l’amatissima zuppa di cozze.

Zuppa di cozze (Fonte: Pixabay)

Non tutti però sanno da dove nasce questa usanza che risale a tempi molto antichi. Si narra, infatti, che tale consuetudine risalga al regno di Ferdinando I di Borbone.
Il sovrano pare amasse moltissimo il pesce, al punto che molto spesso ordinava la servitù di cucinare quanto da lui stesso pescato a Posillipo. Un giorno si fece preparare un piatto di cozze molto ricercato, che prese il seguente nome “Cozzeche dint’a Cannola”. Il frate domenicano Gregorio Maria Rocco, però, lo ammonì, accusandolo di seguire un regime alimentare davvero troppo lussurioso.

A quel punto, dunque, il padre gli fece promettere che almeno durante la Settimana Santa, Fernando I di Borbone ponesse un freno ai suoi peccati di gola. Perciò, il re si fece preparare una zuppa di cozze decisamente più povera e leggera. Gli ingredienti, infatti, erano soltanto tre: cozze, olio di peperone piccante e salsa di pomodoro. Ben presto, tale usanza è diventata una vera e propria tradizione in tempo quaresimale. Anche il popolo prese l’abitudine di sostituire le cozze pregiate e costose con cozze a basso costo, come ad esempio le lumache di mare. Così facendo, la zuppa di cozze divenne un piatto povero, la zuppa di cozze, da gustare in occasione del Giovedì Santo.

La ricetta tradizionale della zuppa di cozze

Zuppa di cozze (Fonte: Pixabay)

Oggi, esistono tantissime varianti della zuppa di cozze, in base alla tradizione per preparare questo piatto ci volevano soltanto: cozze, pomodori pelati, aglio, olio d’oliva e salsa forte di peperoni. Tuttavia, la versione originale che risale all’epoca di Ferdinando di Borbone è stata leggermente rivisitata. Di seguito tutti gli ingredienti necessari per la preparazione:

  • 12 freselline croccanti
  • 1 kg di polpo verace
  • 1 ½ kg di cozze freschissime
  • 700 gr di maruzzielli vivi
  • 200 gr pomodorini maturi
  • ½ cucchiaio di concentrato di pomodoro
  • 20 cl d’olio extravergine d’oliva
  • olio rosso al peperoncino (non troppo forte)
  • 2 spicchi d’aglio
  • prezzemolo tritato

Il procedimento

Iniziamo col pulire il polpo e cuocerlo in una pentola piena d’acqua per circa un’ora. Facciamolo raffreddare e tagliamo i tentacoli. Attenzione a non buttare il brodo del polpo.
Poi, pulire le cozze, lavare i maruzzielli, tritare il prezzemolo, tagliare i pomodorini, schiacciare i 2 spicchi d’aglio.

In una pentola versiamo 10 cl di olio e uno spicchio d’aglio lasciamolo imbiondire e poi aggiungiamo i pomodorini tagliati. Facciamoli cuocere a fiamma viva per circa quattro minuti e poi aggiungiamo anche mezzo cucchiaio di concentrato di pomodoro.

A questo punto aggiungiamo i tentacoli del polpo e i maruzzielli. Facciamo cuocere per altri sette minuti a pentola coperta e aggiungiamo anche 3 mestoli di brodo caldo di polpo.
Intanto, in un tegame facciamo soffriggere l’aglio e l’olio extravergine, versiamoci le cozze e 2 mestoli di brodo caldo di polpo. Poi appena le cozze sono aperte alzare i tentacoli del polpo d’altra pentola e unire i maruzzielli con il sugo nel tegame delle cozze. A questo punto il piatto è pronto! Servire la portata su un piatto fondo su cui adagiare prime delle croccanti freselle e poi la zuppa. Non ci resta che aggiungere il tocco finale: un filo di tradizionale olio rosso al peperoncino.

Antonella Forte

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