L’INPS consente di anticipare la pensioni in determinate situazioni: chi può beneficiare della misura e quali requisiti servono
Talvolta ci possono essere degli accadimenti che interrompono temporaneamente e definitivamente l’attività lavorativa.
In queste ipotesi, c’è la possibilità di versare ulteriori contributi previdenziali, che si vanno ad aggiungere a quelli già sborsati. L’obiettivo è quello di arrivare ad ottenere il diritto alla pensione o per accrescerla. Quindi, colui che è costretto ad interrompere il proprio lavoro può procedere con un versamento volontario dei contributi per portare a termine i requisiti di assicurazione e di contribuzione.
Tali contributi volontari possono essere sfruttati per tutti i tipi di pensione diretta: vecchiaia, anzianità, assegno ordinario di invalidità e inabilità. Ma anche quelle indirette ossia : superstiti e reversibilità. L’INPS, a tal fine, ha dato vita ad un nuovo servizio “Consulente digitale” per dare assistenza gli utenti direttamente sul sito. In ogni caso, lavoratore deve provare di avere almeno 5 anni di contributi. Oppure, almeno tre anni di contribuzione nei cinque anni che precedono la data di presentazione della domanda. Necessaria poi è l’effettiva contribuzione (obbligatoria) versato sul conto assicurativo.
Inps, quale categoria di lavoratori può anticipare la pensione
Tali contributi volontari possono essere sfruttati per tutti i tipi di pensione diretta: vecchiaia, anzianità, assegno ordinario di invalidità e inabilità. Ma anche quelle indirette ossia : superstiti e reversibilità. L’INPS,a tal fine, ha dato vita ad un nuovo servizio “Consulente digitale” per dare assistenza gli utenti direttamente sul sito.
La misura, come riporta Qui Finanza, è rivolta alla seguente categoria di lavoratori:
- i liberi professionisti che non sono iscritti all’apposita Cassa di previdenza o ad altre forme di previdenza obbligatoria;
- dipendenti e autonomi sempre che non siano iscritti all’INPS o ad altre forme di previdenza;
- i lavoratori parasubordinati non iscritti alla Gestione Separata o ad altre forme di previdenza obbligatoria;
- i lavoratori dei fondi speciali di previdenza sempre che non siano iscritti ai rispettivi Fondi o ad altra forma di previdenza obbligatoria;
- i titolari di assegno ordinario di invalidità o di pensione indiretta (ai superstiti o reversibilità).
Inoltre, hanno diritto a versare contributi volontari anche:
- i coltivatori diretti, mezzadri e coloni autorizzati nell’Assicurazione Generale Obbligatoria precedente al 19 febbraio 1983;
- i lavoratori e i pensionati iscritti a forme di previdenza diverse da quelle dell’INPS, autorizzati prima del 1° luglio 1972;
- gli artigiani e i commercianti autorizzati nell’Assicurazione Generale Obbligatoria con decorrenza anteriore al 1° marzo 1983;
- i liberi professionisti autorizzati nell’Assicurazione Generale Obbligatoria con decorrenza anteriore al 19 febbraio 1983. I contributi volontari possono essere sborsati accedendo al servizio “Versamenti volontari” del Portale dei pagamenti INPS.