La Riforma del Fisco è pronta ad apportare un nuovo aumento delle tasse per l’Italia. Andiamo quindi a vedere l’ultima stangata in arrivo.
C’è un serio rischio di aumento delle tasse con l’ultima riforma del Fisco. Infatti potrebbero salire le imposte su casa, affitti e titoli di Stato. Nonostante l’insinuazione del centrodestra, il Governo ha smentito categoricamente: cosa sta succedendo.
Nelle ultime ore la riforma del Fisco ha creato grande confusione, specialmente nei partiti di Centrodestra. Infatti stando alla coalizione di centrodestra con la modifica della riforma del Fisco potrebbero lievitare le imposte su casa, affitti e titoli di Stato. Nonostante queste insinuazioni il Governo ha deciso di smentire categoricamente. Infatti le nuove regole non prevedono balzelli più salati ma lasciano spazi aperti da decidere nel prossimo futuro. Quindi i vertici governativi hanno voluto rassicurare tutti gli italiani.
Infatti come riportato dal Governo stesso, la riforma è solamente uno dei provvedimenti per riuscire ad ottenere i fondi del Recovery Fund stanziati dall’Unione Europea. Però ci sono diversi provvedimenti che fanno temere e che le nuove regole possano causare un aumento delle imposte. Infatti uno degli ultimi nodi dello scontro politico riguarda chi incassa gli affitti e chi possiede titoli di Stato. Quindi la riforma vuole ridisegnare l’intero sistema, con l’obiettivo di alleggerire chi ha un reddito da lavoro o pensione. Inoltre si vorrebbe semplificare prelievo (proporzionale) sui guadagni ottenuti con gli investimenti, riducendo quindi il numero di livelli di imposizione esistenti.
Riforma Fisco, rischio aumento tasse: cosa succederà in futuro
Nella riforma Fiscale quindi il governo deciderà anche il futuro delle tasse agevolate. Infatti il timore è che ne saltino fuori di nuove come quella su chi dà in locazione un appartamento e oggi, per l’affitto che riceve, può beneficiare della cedolare secca al 10 o al 21 per cento. Inoltre potrebbe esserci anche la tassa sui Buoni del Tesoro (al 12,5 per cento), più bassa rispetto a chi utilizza i propri risparmi per comprare azioni. La riforma al momento non gestisce questi dettagli, che verrano resi noti in futuro.
Inoltre lo stesso discorso sarà valido anche per gli immobili, con i quali ogni anno l’Erario incassa 40 miliardi l’anno ma ne perde quasi sei a causa dell’evasione. Quindi con il censimento del 2026 il Governo vorrà aggiornare i valori del mattone ai prezzi di acquisto e scovare le case abusive e non registrate, che sarebbero più di un milione. Inoltre i vertici hanno promesso l’invarianza di gettito e quindi nel complesso la quantità di tasse non cambierebbe. Inoltre grande differenza la farà il Governo che succederà Mario Draghi.