Sostituto Koulibaly: 7 profili che farebbero al caso del Napoli
C’è la possibilità che Kalidou Koulibaly vada via? Ed ecco che la nostra redazione stila 7 profili che potrebbero fare al caso del Napoli. Quali sono
Nelle ultime ore, secondo quanto riferito da La Gazzetta dello Sport, pare che il Napoli possa decidere di prolungare il contratto di Kalidou Koulibaly e blindarlo fino a fine carriera.
Nessuno in effetti ha mai parlato di cessione per il centrale, però è certo che su di lui diversi sono i club pronti a fiondarsi. Tra Premier e Liga potrebbe aprirsi addirittura un’asta.
De Laurentiis in effetti non ha mai parlato di incedibilità e, visto anche che Koulibaly ormai ha 30 anni, un’offerta di circa 80 milioni potrebbe farlo vacillare.
Ovviamente queste sono tutte supposizioni e siamo qui, più che altro, per mettere sul tavolo 7 profili che secondo noi farebbero al caso del Napoli. Non i soliti nomi, di quelli che periodicamente rimbalzano da una parte o un’altra, ma calciatori che potrebbero per caratteristiche e possibilità economiche azzurre, sostituire Koulibaly.
I profili che farebbero al caso del Napoli per sostituire Koulibaly
Sebastian Coates – Alto 1 metro e 96 centimentri e dal fisico possente, è un centrale granitico che prenderebbe, almeno per caratteristiche, egregiamente il posto di Koulibaly. Il calciatore uruguaiano è un profilo di grande esperienza. Classe ’90, è capitano dello Sporting, in cui milita dal 2016. In precedenza ha giocato anche in Premier League con le maglie di Liverpool e Sunderland.
Jackson Porozo – Siamo ancora in Portogallo, stavolta al Boavista, dove c’è questo classe 2000 che in questa stagione sembra stia esplodendo. Acquistato dal Santos nel 2020, è la prima stagione che gioca da titolare. Calciatore dal grande temperamento, anch’egli supera il metro e 90 e fa della forza fisica il suo miglior pregio. Potrebbe crescere ai livello di Koulibaly che al suo arrivo a Napoli sicuramente non era quello di oggi.
Gilberto Sepulveda – Profilo differente dai primi due, oltre che per la statura (1.82 m), per caratteristiche. E’ un calciatore meno pratico e più abile con la palla al piede. Gioca nel Chivas De Guadalajara e vanta già 5 apparizioni con la maglia della nazionale messicana. Certo, sarebbe una scommessa, ma affiancato ad un giocatore di esperienza, potrebbe crescere velocemente e senza pressioni.
Gonçalo Inácio – Ritorniamo in casa Sporting per parlarvi di questo calciatore che viene considerato in patria uno degli astri nascenti del suo ruolo. Nei mesi scorsi si è parlato di Newcastle e anche della Juventus interessate a lui. E’ alto 186 centimetri, dotato di buona forza, rapido, riflessivo ed elegante. Ah, e anche goleador: in questa stagione ha già messo a segno 4 gol. Ha una clausola di rescissione sul contratto da 45 milioni.
Philipp Lienhart – Se il Friburgo sta facendo una stagione al di sopra delle aspettative, che probabilmente porterà anche l’accesso in Europa, è anche merito suo. Arrivato in Germania dal Real Madrid nel 2017, a 21 anni, è stato riscattato alla fine della stessa stagione per 11 milioni. Fino alla scorsa, però, non era il titolare inamovibile che è oggi. Possiamo dire dunque che sia esploso? Sì. In 25 match di campionato ha segnato 4 gol, ma non è questo che stupisce, piuttosto l’abilità nel gestire la palla nelle retrovie e far ripartire l’azione. Bravo anche negli anticipi, si può considerare un giocatore completo.
Marco Tol – Gioiello del Cambuur che, neopromosso, ha scommesso su di lui acquistandolo dal Volendaam. E ha fatto bene. La compagine olandese è nona in Eredivisie e molto vicina alla salvezza e, nonostante sia la difesa più battuta del campionato, siamo sicuri che senza Tol sarebbe andata peggio. Fisico longilineo, ma non molto possente, fa delle sue doti migliori la velocità e la bravura negli anticipi.
Robin Le Normand – Scuola Sociedad, con cui quest’anno si sta togliendo molte soddisfazioni in campionato. E’ forte nei duelli aerei e nei tackle, ma questo non gli preclude l’essere composto anche negli interventi più duri e complicati. I compagni di squadra con lui sono più al sicuro. Pur essendo in una squadra e in un campionato di un certo livello, non è molto sponsorizzato, ma ciò non significa sia meno forte di altri più in vista. Anzi, magari può essere un affare a costo molto accessibile.
Mattia Di Gennaro
Giornalista pubblicista, nato a Napoli nel 1996. Ama lo sport, in particolare il calcio, la musica e la tecnologia. Studente di Scienze della Comunicazione alla Suor Orsola Benincasa. Personal Trainer FIPE.
- Responsabile di Vesuvius.it da Gennaio 2021