Masterchef senza lo chef Antonino Cannavacciuolo a fare da giudice? La risposta arriva direttamente da lui: qual è il suo futuro in tv.
Lo chef è uscito allo scoperto rispondendo alle ultime notizie che lo volevano lontano dalla celebre trasmissione di cucina. La verità potrebbe sorprendere il pubblico.
Antonino Cannavacciuolo è uno chef italiano stellato, giudice di MasterChef Italia dal 2015. Nel suo curriculum televisivo c’è anche Cucine da incubo, che tornerà presto con le nuove puntate. Da domenica 3 aprile tornerà proprio quest’ultimo programma, presentato in conferenza stampa quest’oggi. Da poche settimane ha concluso l’edizione di MasterChef di quest’anno, ma il pubblico del cooking show già è in trepidazione per la prossima.
Negli ultimi giorni si sono diffuse alcune notizie per cui lo chef napoletano non ci sarebbe stato. Il trio di giudici perderà un elemento così amato dal pubblico del programma e dagli stessi concorrenti aspiranti chef? La prima domanda è stata proprio a questo riguardo. Cannavacciuolo non si è nascosto e ha subito detto la verità. “Ho firmato due anni di contratto” afferma, allontanando le voci di un addio e bollando tutto come “una notizia scema” che ha letto lo stesso chef.
Il futuro di Cannavacciuolo a Masterchef
“Avete capito malissimo” risponde Cannavacciuolo a chi ipotizzava un suo addio a MasterChef, anzi lo chef si trova molto bene con gli altri giudici. Il trio che forma con Giorgio Locatelli e Bruno Barbieri va oltre le telecamere, i tre hanno una instaurato una solida amicizia. Il legame si trasmette anche nelle dinamiche del programma, autentico punto di forza delle ultime edizioni.
Antonino Cannavacciuolo sa bene di essere molto amato dagli italiani, ma il successo non ha soltanto i suoi lati positivi. “Questa popolarità mi ha dato tantissimo ma anche tolto – spiega – Ho sempre persone addosso, cerco di andare all’estero per godermi la famiglia”. In più, si è soffermato sul discorso che ormai chiunque ha a portata di mano il telefonino per “mandarti al macello” in caso di una frase sbagliata. Lo chef si limita molto quando è in pubblico per evitare frasi che “si usavano un tempo” e “oggi non si possono più usare”.
Dopo due anni e mezzo, tornare in televisione con Cucine da incubo gli ha permesso di aiutare le persone, anche al di là di ciò che si vede in televisione. “Non è solo tv, c’è tanto dietro” racconta. Lo chef ha attualmente nove attività aperte, lavoratori tutti molto carichi e desiderosi di far bene ed emergere nel mondo della cucina e della ristorazione.