In un periodo già complicato c’è da registrare un aumento della bolletta dell’acqua in Italia: la città dove si paga di più.
Nell’ultimo mese abbiamo assistito ad un aumento generale dei prezzi a causa dello scoppio della guerra tra Russia ed Ucraina. I due Paese, oltre ad avere interessi economici con l’Italia nell’import ed export, sono cruciali nella distribuzione delle materie prime e del gas. Il conflitto, quindi, ha generato grosse difficoltà in Europa, ad esempio, a causa degli accordi con la Russia per le forniture di gas.
Immediatamente, gli Stati si sono attivati per cercare nuove soluzione ed evitare di acquistare il gas dalla Russia. Si pensa già all’importazione di quello liquido dagli Stati Uniti, ma bisognerà attivare i rigassificatori ed aprire nuovi canali di acquisto con altri Paesi. Una situazione sicuramente non semplice che ha ripercussioni sull’economia giornaliera con un aumento dei prezzi delle materie prime come il grano e la benzina, ma anche delle bollette. Quelle di luce e gas hanno rappresentato una vera e propria mazzata per gli italiani, ma secondo recenti report anche quelle dell’acqua sono in aumento.
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Stando a quanto riferisce Sky Tg24, nel corso dello scorso anno (2021) la spesa media di una famiglia italiana è stata di circa 460 euro all’anno per la bolletta dell’acqua. Un dato che bisogna sottolineare ancor di più perché si tratta del 2,6% in più rispetto a quello precedente (2020) che, ricordiamolo, ha visto le persone chiuse in casa per periodo molto lunghi a causa del Covid.
In questo contesto c’è bisogno di segnalare una grossa differenza in bolletta anche nello stesso territorio. La bolletta idrica più alta, secondo il report, si paga a Frosinone: qui la spesa annua supera di circa 400 euro quella media italiana. Si parla, infatti, di circa 850 euro. Molto meglio, invece, a Milano e Trento dove si spende in media poco più 150 euro. Non è escluso, però, che i costi possano salire anche quest’anno a causa della guerra in Ucraina, ma anche a causa della grande quantità di acqua che si disperde. Il report di Cittadinanzattiva, su questo tema, mette in luce un dato davvero da tenere in considerazione. Nel corso dello scorso anno, il 2021, è andato disperso circa il 36% dell’acqua che è passata nelle nostre tubature. Una percentuale inaccettabile considerando quanto sia preziosa l’acqua.
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