Il Governo ha tagliato il prezzo della benzina con uno sconto di 30 centesimi per i consumatori, ma la riduzione vale soltanto per un mese.
Gli italiani cosa succederà ad aprile quando lo sconto benzina sarà scaduto? Il timore è che i prezzi tornino nuovamente alle stelle, sopra i 2 euro per litro.
Dallo scoppio della guerra in Ucraina il prezzo dei carburanti è salito senza alcun freno. Ampiamente sopra i 2 euro per litro, il costo si avvicinava ai 2 euro e cinquanta centesimi. Senza un intervento del Governo a tagliare il prezzo per i consumatori, il rischio catastrofe sarebbe stato concreto.
La mossa del Governo per questa situazione di emergenza è stato il taglio di 30,5 centesimi delle tasse sui carburanti. Una decisione entrata in vigore il 22 marzo e che sarà valida per un mese, dunque soltanto fino 21 aprile. Secondo il decreto messo a punto dal Governo Draghi, fino al prossimo 31 dicembre sarà possibile rideterminare le aliquote dei tributi su benzina e carburanti soltanto con un provvedimento ministeriale.
Il prezzo di benzina e gasolio è tornato ai livelli di prima della guerra in Ucraina, scoppiata il 24 febbraio. La riduzione delle accise che ha determinato il taglio del prezzo di 30 centesimi durerà soltanto trenta giorni. Il provvedimento del Governo è valso un risparmio netto di 25 centesimi a cui si aggiunge il 22% di Iva, che porta appunto il totale a 30,5 centesimi. Fare il pieno al proprio serbatoio di 50 litri adesso costa in media 15 euro in meno grazie all’intervento dell’esecutivo.
Lo sconto è valido fino al 21 aprile, giorno in cui è prevista la scadenza del trentesimo giorno. Che cosa succede dopo Pasqua? La prospettiva più quotata è quella che il Governo intervenga nuovamente con le risorse provenienti dal Documento di Economia e Finanza (DEF) atteso per la prossima settimana. Nei prossimi mesi soltanto un decreto ministeriale potrà modificare le aliquote dei tributi. Gli sconti sul prezzo della benzina potrebbero essere prorogati o ampliati con cadenza mensile, dunque ogni trenta giorni.
Il Ministero dello Sviluppo Economico mette a disposizione uno strumento per consultare in tempo reale i prezzi di vendita dei carburanti effettivamente praticati presso gli impianti di distribuzione situati nel territorio nazionale. La comunicazione dei prezzi viene direttamente dai gestori dei punti di vendita settimanalmente o nei casi di aumenti infrasettimanali.
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