Hai ricevuto questo messaggio da Agenzia delle Entrate? Ora rischi grosso

Hai ricevuto anche tu questo messaggio dall’Agenzia delle Entrate come milioni di altri italiani? Conviene controllare subito, cosa rischi.

Attenzione: nelle ultime ore un messaggio in arrivo dall’Agenzia delle Entrate sta scatenando il panico di milioni di italiani. Si tratta di una truffa, ecco come riconoscerla prima che sia troppo tardi.

agenzia delle entrate
Agenzia delle Entrate

L’allarme è arrivato dall’Agenzia che fa capo al Ministero dell’Economia e delle finanze. In un tweet si legge: “Sono di nuovo in circolazione false email a nome dell’Agenzia, con allegati pericolosi. Non apritele e cestinatele subito!”. Questa pratica ingannevole viene chiamata phishing e mira a rubare i dati degli utenti. In questo caso, un ignaro contribuente è convinto di essere in debito di un’imposta di bollo per l’ultimo trimestre dello scorso anno, ma si ritrova a inserire i propri dati sensibili in una finestra fasulla creata appositamente da hacker e criminali informatici.

Sul proprio sito l’Agenzia delle Entrate riporta tre esempi di queste mail truffa segnalate nelle ultime ore. Com’è giusto che sia, l’Agenzia disconosce il contenuto di questi messaggi, rispetto ai quali si dichiara completamente estranea, e raccomanda di cestinarli e di non aprire alcun allegato.

Il messaggio truffa che si finge Agenzia delle Entrate

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Truffa online (Foto: Pixabay)

Gli allegati rischiano di essere molto pericolosi in questo frangente. Talvolta le mail contengono un file Excel .xlsm con macro malevola (un malware che si può nascondere nei file Word o appunto Excel), allegato direttamente o in un file .zip. All’apprenza sono messaggi piuttosto generici, che segnalano un qualche tipo di problema e indicano la password per aprire l’archivio zip allegato.

Una mail truffa che purtroppo continua a rispuntare è quella delle false comunicazioni dell’Agenzia riguardanti incongruenze nelle “liquidazioni periodiche Iva”. Le mail hanno come mittente “Direzione <ufficioriscossioni[at]agenziaentrate.it>” e come oggetto “ordine di custodia sul registro tributario”. Nel testo si parla di spiegazioni disponibili nel cassetto fiscale o nell’archivio allegato alla mail, al cui interno si trova ovviamente il contenuto malevolo. Ancora una volta, l’unica cosa da fare è cestinare la mail e non aprire niente al suo interno.

Altri tipi di mail false e dal contenuto malevolo sono inviate da domini mittenti non ufficiali come ufficioagenzia[dot]com oppure fanno riferimento a dipartimenti che non esistono, come la Direzione Nazionale Agenzia delle Entrate che risulta il mittente di una presunta comunicazione con oggetto “Commissione parlamentare di osservanza sul registro tributario”. Queste mail malevole si distinguono per una sintassi approssimativa, errori grammaticali evidenti e per la presenza di frasi in altre lingue (ad esempio in spagnolo). La casella di mail segnala automaticamente certi messaggi come spam, ma la prudenza e l’attenzione non è mai troppa quando a rischio ci sono i nostri dati personali.

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