Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto energia: previsto anche un bonus benzina da 200 euro
Il Consiglio dei ministri, il 18 marzo, ha approvato il decreto energia con l’obiettivo di porre un freno agli effetti economici e umanitari della crisi in Ucraina.
Lo scopo è quello di tenere sotto controllo i rincari record dei costi del consumo di luce, gas e carburanti. Tra gli incentivi previsti nella misura, introdotto anche un taglio delle accise sui carburanti (benzina e gasolio) del valore pari a 25 centesimi per un mese. Tuttavia, tale riduzione sembra essere insufficiente per molte associazioni dei consumatori. Inoltre, il decreto ha previsto anche un bonus benzina da 200 euro per il 2022. Tuttavia, non tutti potranno fruire di tale incentivo. La novità, infatti, riguarderà soltanto i lavoratori dipendenti di aziende private. In tal caso, l’importo del valore di buoni benzina ceduti a titolo gratuito a questa categoria di lavoratori, nel limite di 200 euro per lavoratore, non contribuisce alla formazione del reddito.
In base a quanto riportato da Quotidiano Energia, si segnalano nuovi interventi al ribasso da parte delle compagnie sui prezzi raccomandati dei carburanti. Nel dettaglio, Eni scende ancora, per tre giorni di fila. Questo ha consentito una riduzione dei costi, seppur minima. Il prezzo di benzina e diesel, si è abbassato di:
- – 3 centesimi nei distributori Eni (su benzina e gasolio);
- – 5 centesimi nei distributori Q8 e Tamoil;
- – 8 centesimi nei distributori IP (su gasolio e verde).
Bonus benzina, le agevolazioni introdotte nel nuovo decreto
Tra le agevolazioni inserite nel provvedimento, è prevista anche la possibilità di rateizzare le bollette fino a due anni. “Le imprese con sede in Italia, clienti finali di energia elettrica e di gas naturale, possono richiedere ai relativi fornitori con sede in Italia la rateizzazione degli importi dovuti per i consumi energetici, relativi ai mesi di maggio e giugno 2022, per un numero massimo di rate mensili non superiore a ventiquattro“, si legge nel decreto.
Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha chiarito che, rispetto agli anni passati, gran parte degli interventi di oggi non sono finanziati dal bilancio pubblico, ma dalle aziende del comparto energetico. “Tassiamo una parte dei profitti in eccesso che i produttori stanno facendo grazie all’aumento dei costi delle materie prime. In tal modo possiamo redistribuire questi soldi alle imprese e alle famiglie in difficoltà“, ha spiegato il primo Ministro. Inoltre, circa 5 milioni di famiglie, quasi un milione in più, avranno un ulteriori aiuto per le bollette grazie all’estensione del bonus sociale. Il tetto Isee per poterne beneficiare si alzerà dagli attuali 8 mila a 12 mila euro.