Rincari verso il +160%, grave allarme della Confcommercio: i dettagli

Arriva l’allarme della Confcommercio che prevede un aumento dei rincari per una percentuale pari al 160%: cosa dovete sapere

I rincari potrebbero subire un incremento del 160% rispetto al 2021. L’allarme arriva dalla Confcommercio che spiega come l’aggravarsi delle tensioni internazionali potrebbe portare le imprese del settore terziario a spendere 30 miliardi di euro in più per le spese energetiche. Stesso motivo per cui le spese dell’autotrasporto potrebbero segnare un +21 miliardi.

Rincari
Grafico (pixabay)

Il governo sta studiando il modo per contrastare l’aumento di bollette di elettricità e gas per i prossimi mesi ma, come dichiarato dal responsabile per la transizione ecologica, Giovanni Acampora: “Occorre fare di più”. Non bastano i provvedimenti, ma “servono scelte a livello europeo di una certa tempestività. Bisogna procedere verso una compiuta e comune politica energetica”.

Rincari, le misure sul tavolo del governo per porre un freno

soldi contanti
soldi contanti (pixabay)

Sono settimane molto complicate per l’Esecutivo che sta studiando le mosse giuste per risolvere i problemi dovuti a rincari. Sul tavolo, tra la richieste, ci sono la sterilizzazione degli incrementi Iva e l’introduzione del credito di imposta a compensazione dell’aumento del prezzo industriale del gas, oltre all’estensione al metano per autotrazione con IVA al 5%. A sostenere un immediato intervento sono state le stese forze politiche.

Secondo quanto rilevato dal Quotidiano Energia, la media attuale (aggiornata a lunedì 14 marzo) della benzina self-service è a 2,217 euro al litro. Quella del gasolio, invece, è di 2,2 euro.

La Coldiretti, invece, spiega come l’incremento del prezzo dell’energia ha pesanti effetti sull’agricoltura, costretta a pagare 8 miliardi in più rispetto all’anno scorso in bolletta. Questo si tramuta, per forza di cose, sulla spesa quotidiana da parte dei consumatori. Sono in molti i prodotti che hanno già subito un notevole incremento di prezzo. La pasta in particolare vede un rincaro del 50% quasi rispetto al suo costo solito.

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