Arriva l’allarme della Confcommercio che prevede un aumento dei rincari per una percentuale pari al 160%: cosa dovete sapere
I rincari potrebbero subire un incremento del 160% rispetto al 2021. L’allarme arriva dalla Confcommercio che spiega come l’aggravarsi delle tensioni internazionali potrebbe portare le imprese del settore terziario a spendere 30 miliardi di euro in più per le spese energetiche. Stesso motivo per cui le spese dell’autotrasporto potrebbero segnare un +21 miliardi.
Il governo sta studiando il modo per contrastare l’aumento di bollette di elettricità e gas per i prossimi mesi ma, come dichiarato dal responsabile per la transizione ecologica, Giovanni Acampora: “Occorre fare di più”. Non bastano i provvedimenti, ma “servono scelte a livello europeo di una certa tempestività. Bisogna procedere verso una compiuta e comune politica energetica”.
Rincari, le misure sul tavolo del governo per porre un freno
Sono settimane molto complicate per l’Esecutivo che sta studiando le mosse giuste per risolvere i problemi dovuti a rincari. Sul tavolo, tra la richieste, ci sono la sterilizzazione degli incrementi Iva e l’introduzione del credito di imposta a compensazione dell’aumento del prezzo industriale del gas, oltre all’estensione al metano per autotrazione con IVA al 5%. A sostenere un immediato intervento sono state le stese forze politiche.
Secondo quanto rilevato dal Quotidiano Energia, la media attuale (aggiornata a lunedì 14 marzo) della benzina self-service è a 2,217 euro al litro. Quella del gasolio, invece, è di 2,2 euro.
La Coldiretti, invece, spiega come l’incremento del prezzo dell’energia ha pesanti effetti sull’agricoltura, costretta a pagare 8 miliardi in più rispetto all’anno scorso in bolletta. Questo si tramuta, per forza di cose, sulla spesa quotidiana da parte dei consumatori. Sono in molti i prodotti che hanno già subito un notevole incremento di prezzo. La pasta in particolare vede un rincaro del 50% quasi rispetto al suo costo solito.