Sono tante le novità presenti nell’ultima riforma fiscale e tra queste potrebbe esserci anche un ritorno del cashback: cosa sta succedendo.
Si continua a parlare di Riforma fiscale all’interno del governo italiano. Sono tantissime le ipotesi al vaglio, dal taglio dei bonus ad un clamoroso ritorno del cashback. Inoltre dovrebbe esserci anche il riordino della agevolazioni.
Sono tante le novità che verranno introdotte con la nuova riforma fiscale. Infatti al governo continua il dibattito sulla legge delega. A monopolizzare il discorso, però, non ci sarebbe solamente il catasto, ma anche varie ipotesi tra cui il taglio dei bonus fiscali per la sistemazione delle tax expenditures e poi a sorpresa anche una reintroduzione del Cashback, ossia il rimborso statale del 10% per ogni acquisto da almeno un euro.
Nei primi colloqui, però, i partiti politici non si sono accordati, ma hanno solo avanzato preferenze e proposte. Il discorso si è concentrato soprattutto sulla riforma del catasto al regime forfettario. Ovviamente però non sarà facile trovare un compromesso tra le pretese di tutti. Infatti il grande nodo da sciogliere è quello delle coperture. Al momento il governo ci ha tenuto a rimandare anche la prosecuzione dei voti in commissione. Il testo della riforma però dovrebbe arrivare entro il 28 marzo. Andiamo quindi a vedere le ultime novità a rigurado.
Nel corso degli ultimi dialoghi, a sorpresa si è tornato a parlare di Cashback. I due emendamenti che rievocano il rimborso fiscale direttamente sul conto corrente di chi fa acquisti con mezzi di pagamento tracciabili sono stati presentati dal Movimento 5 Stelle e da Italia Viva. Inoltre l’ipotesi del ritorno del rimborso al 10% c’è sempre stata nei testi presentati ad oggi. Ad oggi però il ministero dell’Economia e delle Finanze si è sempre opposto al ritorno del cashback. Sempre l’ipotesi del cashback era spuntata anche nel testo dell’indagine conoscitiva sulle banche dati fiscali, votata dalla bicamerale sull’Anagrafe tributaria lo scorso 12 gennaio.
Infatti al suo interno si legge: “Introdurre la possibilità, attraverso l’infrastruttura tecnologica App IO, di accreditare direttamente in conto corrente le detrazioni fiscali, uscendo dal paradigma delle detrazioni in dichiarazione dei redditi. Ciò potrebbe essere realizzato, con lo stesso meccanismo del cash-back, per tutte le tipologie di spese detraibili; tale soluzione, potendosi applicare anche ai soggetti incapienti, recherebbe un effetto di emersione dell’economia sommersa e realizzerebbe, al tempo stesso, un principio di equità fiscale“.
Un’altra delle opzioni possibili nella prossima riforma fiscale potrebbe essere il riordino delle tax expenditures. Infatti dal 2011 vengono annunciati dei possibili tagli ai bonus, ma ogni volta finisce con un nulla di fatto. Anzi dallo stesso anno i bonus non hanno fatto altro che aumentare. Per ora non c’è un piano chiaro che riguardi il taglio delle agevolazioni, ma solamente un atto in cui vengono indicati i bonus che possono essere tagliati. Quel che è certo è che il tempo stringe ed il testo dovrà essere presentato il prossimo 28 marzo.
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