L’Inps ha comunicato la possibilità di un nuovo ricalcolo del trattamento pensionistico: chi può richiederlo
L’Inps ha comunicato che i pensionati che nei cinque anni precedenti il primo trattamento hanno passato periodi di disoccupazione potranno chiedere un nuovo computo dell’assegno. Ciò avverrà attraverso la procedura di neutralizzazione.
L’ente previdenziale ha recepito una sentenza della Corte Costituzionale (n.82 del 2017) che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 3, ottavo comma, della legge n. 297 del 1982 recante “Disciplina del trattamento di fine rapporto e norme in materia pensionistica” per contrasto con gli articoli 36 primo comma e 38, secondo comma, della Costituzione.
La norma è illegittima “nella parte in cui non prevede che, nel caso di lavoratore che abbia già maturato i requisiti per conseguire la pensione e percepisca contributi per disoccupazione nelle ultime duecentosessanta settimane antecedenti la decorrenza della pensione, la pensione liquidata non possa essere comunque inferiore a quella che sarebbe spettata, al raggiungimento dell’età pensionabile. Escludendo dal computo, ad ogni effetto, i periodi di contribuzione per disoccupazione”.
Ricalcolo della pensione: l’Inps chiarisce le istruzioni da seguire
La Corte Costituzionale si è espressa in quelle ipotesi in cui il diritto alla pensione è nato in virtù dei contributi in precedenza versati. In tal caso, infatti, la contribuzione successiva non può pregiudicare la misura della prestazione potenzialmente maturata. In particolar modo quando sia di un importo più basso per coefficienti indipendenti dalle scelte del lavoratore.
Inoltre, l’Inps chiarisce in quali ipotesi gli aventi diritto potranno chiedere il ricalcolo:
- per le pensioni di vecchiaia e di anzianità liquidate con il sistema di calcolo retributivo, e relativamente alla quota retributiva
- le pensioni di vecchiaia e di anzianità liquidate con il sistema di calcolo misto.
Per poter chiedere il ricalcolo sarà necessario inoltrare una richiesta all’Inps, che si occuperà di fornire tutto ciò che occorre con una circolare. Tuttavia, si deve trattare sempre di contributi rientranti negli ultimi 5 anni antecedenti la decorrenza della pensione. L’Inps, però, specifica che i periodi di contribuzione per disoccupazione sono quelli che fanno riferimento all’avvenuta erogazione delle seguenti prestazioni:
- Indennità di disoccupazione ordinaria con requisiti normali
- Indennità di disoccupazione ordinaria con requisiti ridotti
- Assicurazione Sociale per l’Impiego (ASpI), mini-ASpI
- Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI)
- Indennità di disoccupazione ai lavoratori rimpatriati e indennità di disoccupazione agricola con requisiti normali e con requisiti ridotti