Per il 2022 sono previste nuove regole che disciplineranno la Tari: cosa cambia per i contribuenti
Quest’anno gli italiani hanno dovuto subire un forte aumento delle bollette, tra di esse anche la tassa sui rifiuti ha patito un grosso rincaro.
Purtroppo, a scontare la pena saranno i cittadini che dovranno pagare delle somme salatissime. L’Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente ha introdotto una serie di novità con l’obiettivo di rendere più efficiente il servizio di gestione dei rifiuti. Previste delle modifiche ai regolamenti comunali, alcune si esse incideranno direttamente sul pagamento della Tari. Concesse, ad esempio, delle rateizzazioni che certamente aiuteranno coloro che si trovano in difficoltà a pagare la tariffa sui rifiuti.
La Tari deve essere versata da coloro che possiedono o detengono a qualsiasi titolo locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani. Come ha chiarito la Legge di Stabilità 2014. Inoltre, il provvedimento sottolinea che “in caso di pluralità di possessori o di detentori, essi sono tenuti in solido all’adempimento dell’unica obbligazione tributaria”.
Tari: cosa cambia nel 2022
In base a quanto specificato da Altroconsumo, la Tari deve essere pagata dal proprietario dell’immobile o dal titolare di un diritto reale di godimento. Tuttavia, in caso di contratto di affitto con una durata di almeno sei mesi, l’imposta è a carico del locatario. La misura specifica che “il comune, per le unità immobiliari iscritte o iscrivibili nel catasto edilizio urbano, può considerare come superficie assoggettabile alla TARI quella pari all’80 per cento della superficie catastale” calcolata in base a determinati criteri. I Comuni più integerrimi, chiarisce Altroconsumo, valutano attraverso determinati sistemi il versamento dell’imposta all’effettiva quantità di rifiuti indifferenziati prodotti.
Gli altri, invece, la commisurano in basa alla superficie dell’immobile e altre variabili, oltre ad eventuali agevolazioni. Per esempio, possono esserci delle riduzioni per le abitazioni con un unico occupante, per quelle usate solo per un arco di tempo limitato e per case “inadatte all’alloggio”. Inoltre, i percettori del reddito di cittadinanza o della pensione di cittadinanza e i nuclei familiari numerosi o con Isee basso potranno beneficiare di un bonus previsto dalla legge di stabilità 2020. Altroconsumo sottolinea anche che il Comune può introdurre ulteriori riduzioni qualora non sia possibile procedere alla gestione dei rifiuti, sia per problemi logistici che dovuti a una calamità naturale. Tuttavia, non sarà più necessario calcolare da sé l’importo, poiché sarà il Comune a provvedere in tal senso.
Le nuove regole
L’obiettivo è quello di consentire agli utenti di usufruire di un servizio migliore e omogeneo a livello nazionale. Di seguito le nuove regole:
- modalità e alla periodicità di pagamento
- rateizzazione e il rimborso delle somme non dovuti
- ritiro dei rifiuti su chiamata
- riparazione delle attrezzature per la raccolta domiciliare
- Punti di contatto con l’utente