Twitter ha deciso di bloccare il traffico in Russia e Ucraina, comprese le pubblicità all’interno del social: il motivo della scelta.
In queste ore Twitter ha deciso di bloccare il traffico in Russia ed Ucraina, evitando di introdurre anche le inserzioni pubblicitarie all’interno del social network. Andiamo a vedere cosa sta succedendo al suo interno e tutti i motivi della scelta.
Nelle ultime ore abbiamo visto l’escalation di violenza nel territorio ucraino, con le truppe della Russia che stanno attaccando diverse città. Inoltre dal Governo russo sono continue le fake news diffuse sul presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, una su tutte che il leader ucraino sia fuggito dal paese. Veicolo di questa fuga di notizie, spesso sono proprio i social network. Per fermare il fenomeno è così entrato in azione Twitter.
Infatti vertici del social network americano hanno deciso non solo di mettere in moto la macchina della solidarietà, ma anche di unirsi ad altri giganti della tecnologia proprio per aiutare i cittadini di Zelensky. Quindi prima per fermare le fake news il social ha deciso di interrompere il servizio in Russia. Successivamente i vertici dell’azienda hanno deciso di bloccare pubblicità e sponsorizzazioni al suo interno. Andiamo quindi a vedere le decisioni prese dal colosso social americano.
Twitter, bloccate pubblicità e sponsorizzazioni in Russia e Ucraina: i dettagli
Sono numerose le iniziative dei giganti della Tecnologia per sensibilizzare sul conflitto che sta avvenendo tra Ucraina e Russia. Nelle ultime ore abbiamo visto le iniziative di This War of Mine e della Croce Rossa. Twitter, invece ha deciso di scegliere un approccio differente sulla faccenda. Con un cinguettio il colosso di Jack Dorsey ha annunciato Ucraina e in Russia verranno temporaneamente sospesi tutti i programmi di affiliazione e sponsorizzazione.
Il tutto avverrà per dare maggiore risalto alle informazioni provenienti dal conflitto, specialmente quelle riguardanti la pubblica sicurezza. L’iniziativa lodevole si aggiunge alla campagna di raccolta fondi rivolta agli impiegati dell’azienda. Infatti tutto il ricavato andrà alle organizzazioni impegnate nel dare supporto e accoglienza ai rifugiati ucraini. Ovviamente anche l’azienda stessa parteciperà alle donazioni.
Inoltre in queste ore anche tutte le società che collaborano sul territorio italiano stanno iniziando a lavorare in questa direzione. Una su tutti è proprio Iliad che ha deciso di ridurre i costi delle chiamate in Ucraina. La campagna infatti è partita nella giornata di ieri, 25 febbraio, e durerà fino al 30 aprile 2022. Così vengono abbattute tutte le tariffe per le chiamate nel paese coinvolto dal conflitto.