Bonus edilizi, il decreto sostegni ter ha introdotto una serie di accorgimenti per frenare le possibili truffe e i raggiri: scopriamo tutte le novità
La legge di Bilancio ha prorogato il quadro dei bonus edilizi disponibili nel 2022. Tra le agevolazioni confermate ci sono:
Inoltre, introdotta una nuova misura per l’eliminazione delle barriere architettoniche, grazie alla costruzioni di ascensori o di montacarichi. L’agevolazione resterà in vigore per tutto l’anno corrente e consente una detrazione Irpef pari al 75%. Tuttavia, si deve trattare di spese sostenute dal primo gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 per la costruzione di ascensori e montacarichi. Il rimborso avverrà in cinque anni, attraverso il versamento di cinque quote tutte dello stesso importo. Ci sono poi il bonus facciate, ma nel 2022 l’aliquota scende al 60%, e il bonus mobili, con una spesa massima detraibile ridotta a 10 mila euro, prima era pari a 16 mila euro.
Il decreto sostegni ter, per porre un freno alle possibili truffe sui bonus edilizi, ha introdotto nuove regole che riducono la possibilità di cessione e circolazione di questi crediti. Gli ultimi casi di raggiri e truffe legati all’utilizzo dei bonus edilizi hanno causato un danno all’Erario pari a 5 miliardi di euro. Tutto questo ha indotto il Governo ad aggiungere nel Decreto sostegni-ter una serie di modifiche per impedire ai soliti furbetti di ottenere indebitamente soldi pubblici.
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Nel dettaglio, tra i vari accorgimenti, è stata inserita la “non cedibilità successiva” del credito fiscale. In breve, si può fare una sola cessione di questo credito d’imposta, ad esclusione di quelle già rese note prima del prossimo 7 febbraio. Questo, infatti, è il sistema più utilizzato per realizzare truffe e raggiri ai danni dello Stato. Tuttavia, le conseguenze di tale misure non sono subito arrivate. Infatti, molti potenziali acquirenti, come ad esempio le piccole banche, hanno immediatamente bloccato tutte le operazioni, dopo aver saputo che tra qualche giorno non potranno più rivendere questi crediti fiscali.
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Altre regole, per i bonus diversi da quello ristrutturazioni al 110%, sono poi inserite nella manovra finanziaria, che prevede una serie di divieti alle ipotesi in cui i bonus possono essere ceduti o usati con sconto in fattura. Saranno, dunque, necessarie delle certificazioni rilasciate dai tecnici abilitati (l’asseverazione di congruità della spesa e il visto di conformità). Si tratta, però, di documenti non richiesti per importi complessivi delle operazioni nel massimo di 10 mila euro.
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