Il Governo ha introdotto importanti novità per le imprese che assumono i percettori del Reddito di Cittadinanza: scopriamole nel dettaglio
Dal 1° gennaio 2022 ci sono nuove regole che riguardano coloro che assumono i percettori del Reddito di Cittadinanza. Il sostegno, infatti, ha ottenuto nuove risorse ma con qualche importante novità.
Come è noto, si tratta di una misura di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale. Possono beneficiare di tale aiuto coloro che risiedono in Italia da almeno 10 anni, gli ultimi due, prima della presentazione della domanda, devono essere in modo continuativo. Il Governo ha introdotto vari tipi di agevolazioni sia per le imprese che assumono a tempo determinato, anche in apprendistato, o indeterminato e sia per i beneficiari del Reddito che avviano attività imprenditoriali.
Le imprese che intendono assumere i percettori del Reddito dovranno mettersi in contatto con l’Anpal, attraverso il sistema informativo dedicato. In caso di assunzione a tempo pieno e indeterminato, il datore di lavoro potrà godere di un esonero contributivo. L’esonero contributivo non potrà superare la somma del Reddito di cittadinanza ottenuta mensilmente dal lavoratore e in ogni caso nel massimo di 780 euro mensili e nel minimo di cinque mensilità.
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Qualora l’impegno avviato porta ad un’assunzione a tempo pieno e indeterminato, l’esonero contributivo per il datore di lavoro è pari alla metà della quota mensile del Reddito di Cittadinanza. Si potrà arrivare ad un massimo di 390 euro mensili, per un periodo pari alla differenza tra 18 mensilità e il numero dei quelle già godute dal beneficiario. In ogni caso, si deve trattare di un periodo non inferiore a 6 mensilità. Ciò che resta dell’importo mensile del Reddito di Cittadinanza percepito dal lavoratore spetta all’ente formativo accreditato, sotto forma di sgravio contributivo, per una somma che non superi i 390 euro mensili.
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Il datore di lavoro, all’atto di assunzione, può stipulare, anche, un patto di formazione, presso il CPI. Così facendo, infatti, assicura all’avente diritto un corso formativo o di riqualificazione professionale. Tuttavia, tale incentivo è concesso soltanto se l’assunzione dà vita ad un aumento occupazione netto del numero di dipendenti.
Inoltre, sono garantiti dei benefici anche per i percettori del reddito che avviano un’attività lavorativa autonoma o di impresa individuale o una società cooperativa entro i primi 12 mesi di fruizione dell’incentivo. In tal caso, a questi ultimi verrà concesso un beneficio addizionale, in un’unica soluzione. L’incentivo sarà pari a sei mensilità di Reddito di cittadinanza, nel massimo di 780 euro mensili.
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