Tante novità in arrivo per i contratti telefonici e il diritto di recesso: nuove regole per tutelare gli italiani.
All’inzio del mese di dicembre 2021 è entrato in vigore un nuovo decreto che modifica la durata massima dei contratti telefonici. Inoltre sono imposti nuovi obblighi a carico degli operatori per tutelare il più possibile i consumatori. Scopriamo di cosa si tratta.
Il nuovo decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale riguarda l’attuazione della Direttiva 2018/1972 che istituisce il Codice europeo delle comunicazioni elettroniche. Il testo introduce nuove forme di tutela per i consumatori e punta a migliorare la qualità dei servizi. Ovviamente sono previsti numerosi cambiamenti per tutti gli utenti. Tra gli obblighi introdotti per gli operatori c’è quello di inserire almeno un’offerta con una durata massima iniziale di 12 mesi e fissare a 24 mesi la durata massima di un contratto di telefonia. Attualmente esistono contratti che durano anche il doppio, fino a 48 mesi, e prevedono che il consumatore continui a pagare anche dopo la disdetta.
Contratti telefonici, le nuove regole per gli italiani
Il cambiamento introdotto dal nuovo decreto per i contratti e gli operatori telefonici sarà applicato anche per gli utenti non consumer, cioè micro imprese, professionisti e organizzazioni. Il Corriere della Sera ha però citato un’analisi di Sostariffe.it secondo la quale il taglio delle rate potrebbe comportare un aumento della somma mensile da versare. Gli operatori potrebbero proporre due contratti separati: uno per il servizio di telefonia offerto e l’altro per le rate di installazione. Secondo gli esperti però gli operatori potrebbero caricare altri costi su quello d’installazione.
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Un esempio è quello del router che potrebbe essere gratuito solo formalmente e il suo costo scaricato all’interno delle rate delle installazione. Questo è il timore di Marco Pierani di Altroconsumo che ha rilasciato un’intervista al Sole24Ore. I costi dovranno essere accuratamente verificati così come i contratti dall’Autorità per la garanzia nelle comunicazioni. Questo organo avrà infatti nuove responsabilità proprio in base al nuovo decreto. I consumatori potranno contare anche su un rafforzamento delle norme sul diritto di recesso gratuito in caso di cambi contrattuali.
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Il Codice prevede infatti che gli operatori dovranno informare l’utente entro 30 giorni in caso di cambi unilaterali per permettergli di disdire il contratto gratuitamente se le modifiche sono state peggiorative. Sarà quindi vietato applicare sanzioni e penali. Chi non rispetta quanto stabilito dal decreto dovrà pagare una sanzione amministrativa che va da 240mila a 5 milioni di euro. Sarà possibile anche richiedere il rimborso delle eventuali somme ingiustificatamente addebitate.
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